Educazione Civica: nuove linee guida peggiori delle precedenti
di Elvira Fisichella, La Voce della scuola
Educazione Civica: nuove linee guida peggiori delle precedenti. Esperti e associazioni: Valditara la affidi ai docenti A046.
Raccolte le impressioni di esperti, pedagogisti, associazioni di docenti e degli stessi docenti A046, sulle nuove linee guida dell’Educazione Civica, il coro è unanime: sono peggiori delle precedenti se la materia non diventa curricolare.
In verità c’era grande attesa sul nuovo assetto e si è sperato fino alla fine che il MIM si rendesse conto che ormai, data la mole di nuclei tematici di cui l’Educazione Civica è stata infarcita, la stessa dovesse essere finalmente promossa al rango di disciplina curricolare, affidata in via esclusiva ai docenti A046. Per ora il testo è al vaglio del CSPI (parere non vincolante), intanto, in attesa del documento normativo ufficiale, a far esplodere il malcontento ci ha pensato un post del Ministro Valditara pubblicato ieri su Facebook, in cui vengono riportati stralci di un articolo de Il Sole 24ore sulle nuove linee guida dell’Educazione Civica, in cui si legge, fra l’altro: nelle scuole del secondo ciclol’insegnamento è affidato ai docenti delle discipline giuridiche ed economiche o ai docenti del consiglio di classe. Una inesattezza non da poco, per una categoria di docenti che da anni si batte per denunciare l’inefficacia della trasversalità e che certamente trae in inganno chi non conosce la L. n. 92 del 20 agosto 2019, che ha istituito l’Educazione Civica trasversale.
I commenti al post del Ministro dell’Istruzione e del Merito spiegano tutto con chiarezza: – Non capiamo come mai un giornale tanto blasonato affermi una cosa così falsa. L’educazione civica non è mai stata affidata a docenti della A046, è una disciplina trasversale e tale resterà a dispetto delle nuove linee guida, che vanno solo ad aggravare ulteriormente i compiti dei vari docenti ma non la rendono una disciplina autonoma e curriculare. I docenti della A046 fungono da coordinatori, ove presenti nel cdc o nell’istituto la coordinano per le varie sezioni ed indirizzi. – scrive Vincenza Tarra del Coordinamento nazionale cdc A046, ricordando anche buone proposte di legge sulla materia, come la AC957 dell’On. Gimmi Cangiano, che giace nel cassetto da oltre un anno – quella dell’on. Cangiano, sarebbe una proposta valida – scrive Tarra – perché non farla andare avanti? Per una scuola di qualità, occorre anche investire, fate aprire la borsa al Mef una volta tanto per il bene della società civile, così importante. –
Fra i commenti spicca anche quello della pagina Facebook Docenti Immobilizzati, la maggioranza dei quali sono proprio docenti della A046 impossibilitati ad ottenere il trasferimento dal 2016: – facciamo sentire la voce indignata dei docenti della A046, un docente di Educazione Civica non esisteva prima e non esisterà con le nuove linee guida, (…) è cambiata la forma ma non la sostanza, un disastro di cui si sentirà molto parlare -. Altri docenti della A046 si chiedono: – Chi dovrebbe occuparsi del cyberbullismo e dei suoi aspetti normativi? E dell’educazione stradale? E dell’educazione all’imprenditorialità? Naturalmente l’ennesima riforma senza aggravio di spesa per lo Stato ma con aggravio di lavoro per docenti che dovranno improvvisarsi in ruoli che non competono loro – e ancora, si legge fra i commenti: – Ci sono i docenti della A046, laureati in giurisprudenza, scienze politiche ed economia, sono i più preparati ad insegnare questa disciplina che entra già nelle loro aree di competenza -.
Sulla stessa linea il gruppo Facebook Docenti A046 diritto ed economia: – L’insegnamento trasversale dell’ educazione civica è una macedonia nelle mani di chiunque, con un approccio ed un linguaggio inadeguati – .
Il post del Ministro Valditara è stato condiviso anche dall’associazione APIDGE,che da anni si batte per la rivalutazione della cdc A046. Il Presidente Ezio Sina ha definito il nuovo assetto dell’Educazione Civica “una DISCIPLINA MONSTRE” , riferendosi alla mole di nuclei tematici ulteriormente ingrossata e che, se impartita ancora in modo trasversale, la renderanno davvero ingestibile dai consigli di classe.
Al momento si parla di una dozzina di nuclei tematici che, in almeno 33 ore annue, dovrebbero essere trattati dalle singole scuole. Si consideri che, peraltro, difficilmente si riesce ad andare oltre le 33 ore, per penalizzare il meno possibile i programmi delle singole discipline curricolari. Intanto la nuova Educazione Civica dovrá spaziare dall’educazione alimentare a quella ambientale, dallo studio della Costituzione alla violenza di genere, dalla legalità all’educazione finanziaria, dal diritto del lavoro all’impresa, e ancora ambiente e sport, il tutto senza un programma predefinito e senza un docente di riferimento.
Proprio oggi, inoltre, è stata pubblicata una intervista sul tema dal n.20 della testata Italia Oggi al CNDDU, associazione sempre in prima linea per i docenti delle discipline dei diritti umani e molto vicina alla causa dei docenti della A046. Il contributo del Presidente CNDDU Romano Pesavento sintetizza già nel titolo il da farsi: “L’educazione civica deve essere affidata ai docenti di Diritto ed Economia e non a casaccio“. Un concetto chiaro e condiviso all’unanimità da tutti i soggetti competenti in materia, non soltanto dai docenti della A046.
Caro Ministro Valditara, ne prenda atto, immaginando, ad esempio, se a settembre gli insegnanti di Diritto ed Economia dovessero rifiutare l’incarico di coordinare l’Educazione Civica in tutti i Consigli di Classe, ove presenti, così come previsto dalla normativa in vigore: ebbene, si avvertirebbe forse il peso della loro assenza? Se la risposta è sí, allora non v’é dubbio: è ora di definire in modo serio l’Educazione Civica, riconoscendole la dignità di materia che merita.