Errori concorso, il Mim: sanzioni per i responsabili. Gilda: “Paghino le spese ai docenti”

La Tecnica della scuola

 

Con un comunicato di martedì 8 aprile il ministero dell’Istruzione e del Merito ha annunciato di aver riscontrato, nelle prove scritte del concorso docenti Pnrr 2 per la secondaria, un quesito errato che verrà annullato, il n. 4 somministrato nel turno pomeridiano del giorno 27 febbraio.

Il quesito incriminato

Da qui la decisione di svolgere una prova suppletiva il 5 maggio. Ad essere annullato è stato il quesito n. 4 del turno 6 (“Il concetto di “diffusione di identità” è stato proposto da: [a] Milton Erikson. [b] Jean Piaget. [c] Sigmund Freud. [d] John Bowlby.”).

La cosa singolare è che la prova durerà cinque minuti, e consisterà, per chi vorrà farla, in un solo quesito sostitutivo.

Il Ministero si è attivato per capire chi siano i responsabili: “Il Ministero ha ricostruito la dinamica dell’errore compiuto dalla Commissione, consistente nell’aver indicato nelle risposte al quesito relativo all’autore di una tesi di psicopedagogia un nome di battesimo errato: Eric Erikson, citato come Milton Erikson”, chiariscono in una nota riportata da Open.

La soluzione a cui si è arrivati, precisa il dicastero di Viale Trastevere, “è stata adottata con il conforto dell’Avvocatura generale dello Stato, dopo averla valutata come l’unica procedura corretta al fine di garantire la par condicio dei partecipanti al concorso, anche sotto il profilo di possibili futuri contenziosi”. Inoltre, rassicura che “sarà fatto un accertamento puntuale delle responsabilità individuali alla base dell’errore e che nei confronti dei responsabili scatteranno le sanzioni del caso”.

La replica della Gilda

Il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana ha commentato: “Ci conforta aver preso atto che il MIM si è impegnato e ha avviato subito le procedure per individuare i responsabili del pasticcio inerente al quesito n.4 del concorso PNRR2, in cui tutte le risposte a disposizione del candidato, sono risultate errate.

Ecco la sua proposta: “Ora ci aspettiamo che chi aveva il compito di elaborare e validare i requisiti, subisca un’opportuna sanzione, per aver gravato sui disagi psicologici e soprattutto economici e organizzativi di migliaia di docenti. Riteniamo anche necessario che queste stesse persone individuate dal Ministero, sostengano le eventuali spese subite dagli insegnanti candidati, danneggiati dall’errore, anche a fronte del fatto che, al contrario di quanto avvenuto nel 2020, stavolta si è prevista una prova suppletiva per ripetere il quesito”.

 

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