Fondo Espero scuola, cosa fare

di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola

Espero, aderire o meno al fondo previdenziale per docenti e Ata. Adesione con il silenzio assenso.
Il recesso dal Fondo Espero è sempre possibile.

 

Forse è bene ricordare che dal 16 novembre 2023, con un acco

rdo sindacale sottoscritto all’ARAN, sono state previste nuove modalità di adesione al Fondo Espero dei lavoratori della scuola statale. In buona sostanza è importante sapere che i nuovi docenti e personale Ata, assunti in ruolo a partire dall’1 settembre 2024, potranno dire “no” all’adesione al Fondo Espero per la pensione complementare, ma se non informeranno di non volere aderire a tale Fondo, si troveranno, per silenzio assenso, nella posizione giuridica di aderenti al Fondo. Sull’accordo sindacale del 16 novembre 2023 i sindacati stanno attendendo l’informativa del Ministero dell’Istruzione e del Merito per le procedure da indicare ai docenti e al personale Ata per il consenso all’adesione, alla non adesione e il funzionamento del silenzio assenso.

Informativa e i 9 mesi di tempo

Il MIM dovrebbe, nelle prossime settimane, convocare i sindacati dirmatari dell’accordo sindacale del 16 novembre 2023. In tale convocazione dovrebbe esserci l’informativa di riferimento per le procedure di adesione o rinuncia al Fondo Espero. Bisogna sapere che dal momento della suddetta informativa, chi vorrà rinunciare all’adesione del Fondo Espero avrà 9 mesi di tempo per comunicarlo all’amministrazione scolastica di servizio secondo la procedura che verrà indicata nella predetta informativa.

Per cui i docenti e il personale Ata assunto a partire dall’1 settembre 2024 dovrà fare particolare attenzione a questa informativa per una decisione che si tramuterà in adesione in caso di mancata pronuncia.

Retroattività all’1 gennaio 2019

È importante ricordare che l’accordo sindacale sottoscritto il 16 novembre 2023 è retroattivo. Si tratta di una retroattività che si applica anche ai docente e al personale Ata che hanno ottenuto un contratto a tempo indeterminato a partire dall’1 gennaio 2019. Tale retroattività riguarda solamente l’aspetto numerico delle persone interessate e che rientrano, sempre successivamente all’attesa informativa sindacale, nella possibilità di aderire con il silenzio assenso. L’accordo sindacale del 16 novembre 2023 prevede esplicitamente che i contributi, sia per gli assunti tra il 2019 e l’entrata in vigore dell’accordo stesso, sia per i neoassunti decorrano dal primo giorno del mese successivo alla scadenza dei nove mesi di tempo concessi per aderire o meno.

Il recesso dal Fondo Espero è sempre possibile

C’è anche da dire che qualora si venisse inseriti nel Fondo Espero per silenzio assenso, sarà sempre possibile fare la procedura di recesso.

È di fondamentale importanza sapere che l’adesione o il recesso deve essere fatto in autonomia tramite il canale servizio self-service, pec segreteria@pec.fondoespero.it; numero verde di assistenza Noipa 800.991.990; invio di una lettera raccomandata con avviso di ricevimento.
Il Fondo, entro 30 giorni dal ricevimento della comunicazione relativa al recesso, procede a rimborsare, al lavoratore e/o all’amministrazione, le somme eventualmente da questi pervenute. Entro il 10 del mese successivo alla ricezione della revoca, il “Fondo” comunica alle amministrazioni, nel rispetto della normativa sul trattamento dei dati personali, i nominativi dei lavoratori che hanno esercitato il diritto di recesso nel corso del mese precedente e per i quali, conseguentemente, non vanno attivati i flussi finanziari di cui all’art. 4, comma 9, nonché i nominativi dei lavoratori che hanno esercitato tale diritto nei termini previsti e per i quali, conseguentemente, vanno attivati i predetti flussi finanziari.

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