Quarantena per tutta la classe se c’è stato contatto con un positivo al Covid19. Anzi no: meglio solo per il compagno di banco. Forse. In questi giorni le scuole hanno gestito con molta difficoltà, e in maniera diversa in pase alla Regione di appartenenza, i casi positivi. Per fortuna presto tutto questo dovrebbe finire. Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, nel corso del Question Time dello scorso 6 ottobre, ha infatti annunciato l’arrivo imminente di linee guida “comuni” sull’intero territorio nazionale.
Rispondendo a un’interrogazione di Leu il Ministro ha ricordato le iniziative messe in piedi per consentire la ripresa al 1000% in presenza di settembre, inclusi i 55mila test salivari da compiere ogni 15 giorni sulla popolazione scolastica di elementari e medie, e ha annunciato poi che “è già stato convocato ed è già operativo un tavolo tecnico composto dall’Istituto Superiore di Sanità, dal ministero della Salute, dal ministero dell’Istruzione, dalla struttura commissariale e dai rappresentanti di tutte le Regioni per la predisposizione di un protocollo condiviso volto a disciplinare in modo omogeneo sul territorio nazionale la gestione dei contatti di casi Covid-19”. Scopo: raggiungere, sulle quarantene e sulle regole per la gestione dei casi postivi a scuola, “una comune regolamentazione su tutto il territorio nazionale”.