Green pass scuola: chiarimenti del Ministero ed effetti
Green Pass scuola, il Ministero chiarisce alcuni dettagli di applicazione della norma che riguarda il personale scolastico.
Il Capo Dipartimento del Ministero dell’istruzione, Stefano Versaria, ha fornito chiarimenti sul green pass per docenti e ATA. La nota 1534 del 15 ottobre 2021 ha fornito due nuove indicazioni e chiarimenti su altri aspetti finora leggermente nebulosi. Vediamo di cosa si tratta, semplificandoli in un elenco facilmente consultabile.
Chiarimenti del Ministero dell’Istruzione sul Green Pass
La legge di conversione (n. 133/2021) ha apportato delle modifiche al decreto legge 111/2021, sull’applicazione del Green Pass a scuola. In particolare, i chiarimenti sulla normativa sono i seguenti:
- Sanzioni amministrative: erano previste per tutto il personale scolastico inadempiente, da un minimo di 400 ad un massimo di 3.000 euro. Ma, il comma che le prevedeva è stato eliminato. Quindi “non sono previste sanzioni amministrative a carico del personale scolastico sprovvisto di certificazione verde”.
- Sospensione di ogni forma di retribuzione: è confermata a decorrere dal 5° giorno di assenza ingiustificata (per mancata certificazione). Il suo termine avviene dopo la regolarizzazione del green pass da parte del docente sospeso e alla scadenza del contratto di supplenza non superiore a quindici giorni.
- Rientro a lavoro e retribuzione: il lavoratore dovrà attendere il termine del contratto del supplente che lo ha sostituito, per rientrare a lavoro e riottenere la retribuzione. Oltre ad essere in regola con la certificazione.
- Possesso del Green Pass: la certificazione, anche se non generata in formato cartaceo o digitale, è considerata valida anche “se rilasciata dalla struttura sanitaria, ovvero dal medico che ha effettuato la vaccinazione”.
- Soggetti esterni: è confermato l’obbligo di esibire il green pass anche alle persone esterne esterne al personale scolastico, genitori inclusi, che accedono agli ambienti scolastici.
- Sanzioni: le sanzioni per le violazioni del personale esterno, tra 400 e 1000 euro, sono a carico del datore di lavoro, nel caso in cui l’accesso alla struttura scolastica sia motivata da ragioni di lavoro o di servizio.
- Controllo soggetti esterni: il controllo del personale esterno da parte del dirigente scolastico deve essere fatto “a campione”.
I sindacati contro la nota
I chiarimenti del Ministero sul green pass non sono stati graditi da alcuni sindacati, con l’effetto di portare alcuni di loro a prendere subito le distanze. Il primo a pronunciarsi in merito è stato lo Snals, che si è dichiarato pronto a scendere in campo in difesa dei lavoratori non vaccinati.
Anche Anief ha rilasciato serie dichiarazioni sulla questione, definendo la norma ‘assurda e contro docenti e ATA’.