Idonei nelle graduatorie fino al 30% dei posti

 Orizzonte Scuola

Decreto Scuola approvato: idonei nelle graduatorie fino al 30% dei posti, stop 4 anni in 1 alle paritarie, welfare scolastico. Le principali novità. Scheda.

 

Approvato il Decreto scuola dal Consiglio dei Ministri. Secondo quanto risulta alla nostra redazione, non ci sarebbero variazioni rispetto alla bozza della quale vi abbiamo dato anticipazione. Le misure interessano sia le scuole statali che quelle paritarie, con l’obiettivo di ottimizzare le risorse disponibili e garantire maggiore trasparenza.

Idonei dei concorsi PNRR: più possibilità di assunzione

Il nuovo decreto, secondo quanto già anticipato da Orizzonte Scuola, introduce importanti novità in tema di assunzioni nel mondo della scuola. Tra le misure principali spicca l’ampliamento delle graduatorie dei concorsi PNRR1 e PNRR2, che potranno includere anche i candidati risultati idonei – ma non vincitori – a patto che abbiano raggiunto il punteggio minimo previsto, fino a coprire il 30% dei posti a bando.

La decisione nasce dall’esigenza concreta di colmare le numerose cattedre rimaste vacanti, soprattutto in regioni come Lombardia e Piemonte, dove la carenza di aspiranti ha lasciato scoperte molte posizioni.

Elenco regionale per chi ha superato un concorso dal 2020

L’articolo 2 della bozza di decreto, inoltre, propone una revisione delle modalità di accesso alla professione docente, con l’obiettivo di rendere l’intero processo più snello e flessibile, così da rispondere in maniera più efficace alle esigenze del sistema scolastico italiano.

Si prevede  l’istituzione di un elenco generale per la copertura delle cattedre vacanti, al quale potranno accedere tutti i docenti che hanno superato un concorso dal 2020, oltre agli idonei dei concorsi PNRR oltre la quota del 30%, con la possibilità di essere immessi in ruolo anche in regioni diverse da quella di svolgimento del concorso.

Stanziamenti per l’inclusione e l’offerta formativa

L’articolo 6 del provvedimento prevede un incremento dei fondi destinati al welfare scolastico, con uno stanziamento aggiuntivo di 7 milioni di euro tra il 2025 e il 2027. Le risorse, che saranno gestite dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, sosterrannoprogetti finalizzati a:

  • disabilità e inclusione;
  • contrasto alla dispersione scolastica;
  • supporto alle famiglie in condizioni economiche fragili.

L’incremento modifica il decreto-legge 95/2012, autorizzando una spesa aggiuntiva di 1 milione per il 2025 e di 3 milioni annui per il biennio successivo. Le coperture finanziarie saranno assicurate attraverso la riduzione del fondo speciale di parte corrente del Ministero dell’Economia e l’utilizzo di risorse residue già presenti.

 

Scuole paritarie: stop a 4 anni in 1 e registri elettronici obbligatori

Una novità rilevante riguarda l’attivazione delle classi terminali collaterali nelle scuole paritarie. Per ogni indirizzo di studio, potrà essere autorizzata una sola classe terminale aggiuntiva, previa richiesta motivata da parte del soggetto gestore e valutazione dell’Ufficio scolastico regionale. Le istanze dovranno essere presentate entro il 31 luglio dell’anno scolastico di riferimento.

Tale misura intende contrastare la cosiddetta “piramide rovesciata”, fenomeno per cui si riscontrano molte classi quinte e poche nelle annualità precedenti. Il nuovo termine permetterà una valutazione tempestiva delle richieste da parte degli uffici competenti.

Nel caso in cui l’autorizzazione non venga concessa, le scuole paritarie non potranno più attivare classi senza riconoscimento formale. Attualmente, la prassi consente l’avvio delle attività didattiche in attesa di provvedimento, con eventuale ricorso al giudice amministrativo per il riconoscimento del diritto degli studenti a partecipare agli esami di Stato come interni. Il nuovo assetto normativo punta a superare questa prassi.

All’interno del sistema di istruzione nazionale, sarà possibile sostenere, nello stesso anno scolastico, esami di idoneità relativi a un massimo di due anni scolastici successivi a quello dell’ammissione. Se l’esame copre due annualità, la commissione sarà presieduta da un presidente esterno. Un decreto ministeriale, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della norma, disciplinerà modalità operative e misure di controllo.

Il decreto prevede l’obbligo, per le scuole paritarie, di adottare la pagella elettronica, il registro online e il protocollo informatico. La disposizione risponde alle criticità emerse dagli accertamenti ispettivi, che hanno rilevato ancora un uso diffuso della documentazione cartacea, non sempre idonea a certificare la frequenza scolastica degli alunni.

Concorsi PNRR e tempistiche per le assunzioni

Nel testo viene confermata la reiterazione della procedura assunzionale legata ai concorsi PNRR. Per l’anno scolastico 2025/26, il termine ultimo per le assunzioni è fissato al 31 dicembre 2025. Le graduatorie pubblicate entro il 10 dicembre potranno essere utilizzate per le immissioni in ruolo.

I docenti saranno assunti secondo la loro posizione:

  • a tempo indeterminato, se già in possesso dell’abilitazione;
  • a tempo determinato con contratto al 31 agosto 2026, se ancora tenuti al completamento dei 30 o 36 CFU.

In entrambi i casi, sarà avviato l’anno di prova, secondo le modalità previste.

Scuola e prevenzione: un milione di euro per formare i docenti contro le dipendenze

Tra le misure più rilevanti contenute nel decreto, l’articolo 8 introduce un intervento innovativo sul fronte della prevenzione. È previsto infatti uno stanziamento di 1 milione di euro destinato alla formazione degli insegnanti sulle dipendenze, non solo legate all’uso di sostanze stupefacenti, ma anche a comportamenti a rischio sempre più diffusi tra gli adolescenti, come l’abuso di social network, smartphone e giochi online.

Le risorse, che saranno trasferite dal Fondo nazionale per la lotta alla droga al Ministero dell’Istruzione e del Merito, serviranno a rafforzare i percorsi educativi nelle scuole secondarie, con l’obiettivo di fornire agli insegnanti strumenti adeguati per riconoscere e affrontare queste problematiche in aula.

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