Il ministro Valditara sul piano dell’orientamento: ‘Gli insegnanti saranno consiglieri delle famiglie’
Il ministro dell’Istruzione, Valditara, ha spiegato come funzionerà il nuovo piano riguardante l’orientamento degli studenti.
Luigi Rovelli
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista rilasciata al quotidiano ‘Repubblica‘ oggi, giovedì 10 novembre 2022, ha parlato anche del nuovo piano riguardante l’orientamento degli studenti.
Piano sull’orientamento, Valditara: ‘Costruiremo una piattaforma nazionale’
Il ministro Valditara, a questo proposito, ha annunciato la predisposizione di una piattaforma nazionale che servirà ad ‘orientare le famiglie e gli studenti. Scriverò a breve a chi ha figli in terza media – ha precisato Valditara – indicando i dati che devono conoscere per poter fare scelte consapevoli per non bruciare possibilità di successo lavorativo dei figli.
Darò loro informazioni concrete sui fabbisogni del territorio in cui vivono, sulle prospettive occupazionali e retributive che ogni indirizzo scolastico offre. Per esempio – ha aggiunto il ministro – devono sapere che chi va al liceo e poi non finisce l’università avrà potenzialità occupazionali e retributive inferiori a chi esce da un tecnico e professionale’.
Valditara: ‘Insisterò sulla formazione dei docenti all’orientamento affinché diventino consiglieri delle famiglie’
Il ministro ha sottolineato come tocchi ai docenti ‘tirar fuori il meglio da ogni studente: fissate le competenze minime, la loro realizzazione nella vita dipende dalla valorizzazione dei loro talenti che si può perseguire con una didattica personalizzata. Per potenziarla dobbiamo riflettere sulla opportunità di introdurre in ogni istituto la figura di docente tutor‘.
Valditara ha spiegato che il docente tutor dovrà ‘seguire più da vicino i ragazzi in difficoltà e valorizzare chi è molto bravo e sta stretto nel programma, anche al di fuori dell’orario di lezione durante l’anno e nei periodi di sospensione delle lezioni. Adesso sono le famiglie più abbienti a pagare le lezioni private o corsi aggiuntivi. È compito dello Stato farlo’, ha concluso il ministro.
da scuolainforma