Immissioni in ruolo a.s. 2024/25: non si concluderanno il 31 agosto ma potranno proseguire ben oltre, nell’allegato A l’ordine di assunzione tra le varie graduatorie

 By Sergio De Napoli Miur istruzione

I dettagli delle immissioni in ruolo a.s. 2024/25, nonostante manchino due mesi all’inizio del nuovo anno scolastico, sono ancora incerti. La prima incertezza riguarda il contingente massimo. In questo senso si aspetta, come spiegato dal ministero, la risposta dopo la richiesta al vaglio del MEF.

Gli elementi in bilico

Altro elemento da chiarire riguarda l’ordine di assunzione tra le varie graduatorie, come nel caso del concorso PNRR e concorso 2020. Dal ministero finora hanno fatto sapere che i dettagli verranno forniti nei documenti che si occuperanno delle procedure. Il riferimento è all’allegato A che annualmente disciplina le assunzioni.

Infine si attendono dettagli inerenti le tempistiche. Negli ultimi anni le assunzioni a tempo indeterminato sono state perfezionate nella seconda metà di luglio. Nonostante il ministero avesse espresso la volontà di anticipare le procedure, paradossalmente quest’anno si configura una situazione di particolare ritardo, con procedure che proseguono fino al 31 agosto.

Non si può però prescindere dal rispetto della scadenza per le assunzioni fissata a livello europeo che indica come prima scadenza per la prima tranche di assunzioni da concorso PNRR (20.000) il 31 dicembre 2024.

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La richiesta di abilitazione

Questo significa che in vista dell’anno scolastico 2024/25 le assunzioni in ruolo difficilmente si perfezioneranno entro il 31 agosto ma potranno proseguire ben oltre. Questione oggetto di un emendamento presentato dalla Lega al Decreto Scuola e Sport, attualmente all’attenzione del Parlamento e da trasformare in legge entro fine luglio.

Nel caso le assunzioni si prolungassero, i docenti potrebbero già avere acquisito l’abilitazione assente in fase di iscrizione al concorso. In alternativa, sarebbero vicini a conseguirla.

Il paradosso sarebbe chiedere al docente di conseguire un titolo di cui è già in possesso.

 

 

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