Insegnante di italiano per studenti stranieri: cosa cambia dal 2025
di Teresa Maddonni, Money.it
Un insegnante di italiano per gli studenti stranieri in classe a partire dall’anno scolastico 2025/2026: è quello che prevede il decreto legge Sport e Scuola in fase di conversione.
Arriva l’insegnante di italiano per studenti stranieri secondo il testo del Dl Scuola – il decreto legge n.71 del 31 maggio 2024 recante “Disposizioni urgenti in materia di sport, di sostegno didattico agli alunni con disabilità, per il regolare avvio dell’anno scolastico 2024/2025 e in materia di università e ricerca” – approvato in fase di conversione alla Camera e ora approdato al Senato prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Ma cosa cambia dal 2025 con il Dl Scuola e Sport per gli alunni stranieri? Con le disposizioni del decreto Scuola dal 2025 sarà possibile assegnare un insegnante di italiano alle classi in cui siano presenti studenti stranieri ma a determinate condizioni.
Molte novità del Dl Scuola e Sport, inoltre, riguardano gli insegnanti di sostegnoe i percorsi di specializzazione.
Vediamo cosa prevede il Dl Scuola circa la novità dell’insegnante di italiano per stranieri, requisiti e quali sono le condizioni per la sua applicazione.
Insegnante di italiano per studenti stranieri con il Dl Scuola: cosa cambia dal 2025
L’articolo 11 “Misure per l’integrazione scolastica degli alunni stranieri” del testo approvato alla camera della legge di conversione del decreto Scuola stabilisce che con decreto del ministro dell’Istruzione e del Merito nei limiti delle risorse di organico disponibili a livello nazionale “può essere disposta l’assegnazione di un docente dedicato all’insegnamento dell’italiano per stranieri per le classi aventi un numero di studenti stranieri, che si iscrivono per la prima volta al sistema nazionale di istruzione ovvero che non sono in possesso di competenze linguistiche di base nella lingua italiana almeno pari al livello A2 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER), pari o superiore al 20 per cento degli studenti della classe”.
Le condizioni perché un insegnante di italiano per studenti stranieri venga assegnato alla classe sono, quindi, che all’interno della stessa vi sia un numero di studenti con un livello della lingua italiana che non sia almeno A2 del 20 per cento.
Non solo il decreto stabilisce, sempre al medesimo articolo comma 2, che per accertare le competenze di italiano degli studenti stranieri e per la predisposizione dei Pdp, i Piani didattici personalizzati, le scuole possono avvalersi dell’aiuto dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (CPIA), con cui possono stipulare accordi.
L’insegnante di italiano per stranieri viene inserito nelle classi a partire dall’anno scolastico 2025/2026 e da quello stesso anno, sempre secondo il decreto Scuola e Sport, le istituzioni scolastiche “promuovono attività di potenziamento didattico in orario extracurricolare a valere sulle risorse di cui al Programma nazionale «PN Scuola e competenze 2021-2027», in attuazione del regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 giugno 2021, e nel rispetto delle procedure, dei vincoli territoriali, programmatici e finanziari previsti dalla programmazione 2021–2027 e dei criteri di ammissibilità del predetto Programma.”
Con un decreto specifico il Mim andrà a individuare quali sono i tassi di presenza di alunni stranieri senza un adeguato livello di conoscenza della lingua italiana perché una scuola possa aderire al programma e quali sono le modalità di partecipazione allo stesso.
Insegnante di italiano per studenti stranieri dal 2025: requisiti
Sono assegnati alle classi con studenti stranieri dal 2025 gli insegnanti di italiano che abbiano i requisiti per insegnare con la classe di concorso “A-23 Lingua italiana per discenti di lingua straniera (alloglotti)”. Pertanto un insegnante di italiano nella scuola secondaria di primo o secondo grado, per esempio, deve avere dei crediti specifici per accedere anche alla classe di concorso A-23. Come recita il decreto Scuola:
Nella programmazione dei posti da assegnare alle procedure di concorso ordinario per docenti della scuola secondaria, il Ministero dell’istruzione e del merito tiene conto del fabbisogno per la classe di concorso «Lingua italiana per discenti di lingua straniera» (classe di concorso A-23) derivante dall’applicazione del presente comma.
I prossimi concorsi scuola, quindi, avranno con molta probabilità un numero di posti più sostanzioso destinato ai docenti in possesso dei requisiti per insegnare con la classe di concorso A-23.