Insegnanti a scuola di gestione del disagio giovanile, il test in Liguria e Piemonte con il Rotary

A scuola di ansia e depressione. È quello che hanno fatto nei giorni scorsi 140 insegnanti di 54 istituti della Liguria e del Piemonte con l’aiuto di neuropsichiatri e esperti di adolescenza. L’idea è nata dal Distretto 2032 del Rotary, che ha accolto l’appello del presidente internazionale del club a riflettere sul tema della salute mentale. Un progetto condiviso e portato avanti da Stella Perrone, dirigente della scuola Alfieri di Asti. Di fronte al boom di studenti depressi, di ragazzi che vivono con l’angoscia e che sempre più pensano anche al suicidio, i professori hanno deciso di formarsi per riuscire a intercettare e aiutare i giovani a rischio. Tre incontri online per parlare dei disturbi mentali degli adolescenti, per abbattere gli stigmi, per affrontare in maniera pratica un potenziale caso.

“Dobbiamo essere in grado – ci spiega la dirigente – di affrontare questi argomenti nell’ottica di capire quali sono i segnali e come intervenire. Non siamo un ospedale e non siamo dei medici, ma dobbiamo avere una grande attenzione alle fragilità dei nostri studenti. L’ansia e la depressione c’erano anche già prima del Covid. La pandemia li ha solo messi in luce. Spesso i ragazzi non hanno un metodo di studio e questo diventa per loro un problema insormontabile. Altre volte i genitori hanno troppe aspettative su di loro e li mandano in crisi. Lo vedo anche nel liceo classico dove spesso c’è una competitività non sana, un’incapacità di affrontare l’insuccesso. Quando tutto ciò si trasforma in patologia la situazione va affrontata attraverso l’aiuto di un medico”.

I relatori hanno affrontato i temi in maniera pragmatica e coinvolgente, riuscendo a suscitare l’interesse degli insegnanti che hanno sempre più la necessità di avere mezzi per affrontare il malessere mentale. “Siamo partiti – racconta a ilfattoquotidiano.it Luigi Gentile, medico e referente della commissione tutela della salute del Rotary – da una precisa indicazione di Gordon McInally e abbiamo pensato di focalizzare il nostro impegno sui minori e adolescenti. Gli uffici scolastici regionali e la preside Perrone hanno dimostrato una notevole attenzione e sensibilità. Abbiamo trovato una buona collaborazione con la Società scientifica di neuropsichiatria con l’obiettivo di gestire elementi volti a crescere consapevolezza, a informare e a creare un percorso che aiuti i professori a identificare manifestazioni che possono sfociare in disturbi maggiori”.

Gentile conferma che il corso proposto ha intercettato il bisogno della comunità scolastica di avere degli strumenti per affrontare le nuove emergenze e della società scientifica di interagire con il mondo dell’istruzione. Il passaggio successivo che il Rotary e la dirigente vogliono mettere in campo è quello di rivolgersi ai giovani che impareranno a comprendere e gestire le proprie emozioni. “Vogliamo – dice la preside – creare una squadra sul territorio che possa unire le competenze dei medici e quelle della scuola”.

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