Insegnanti di sostegno, le famiglie potranno sceglierlo?

di Roberto Bosio, InfoDocenti.it

 

Cosa ha previsto il governo sul tema della scelta della famiglia di un disabile dell’insegnante di sostegno? La norma cambiata dal governo Meloni sarebbe la seguente:

«3. Al fine di agevolare la continuità educativa e didattica di cui al comma 1, nel caso di richiesta da parte della famiglia, e valutato, da parte del dirigente scolastico, l’interesse del discente, nell’ambito dell’attribuzione degli incarichi a tempo determinato di cui all’articolo 4, commi 1 e 2, della legge 3 maggio 1999, n. 124, al docente in possesso del titolo di specializzazione per l’insegnamento agli alunni disabili può essere proposta la conferma, con precedenza assoluta rispetto al restante personale a tempo determinato, sul medesimo posto di sostegno assegnatogli nel precedente anno scolastico, fermi restando la disponibilità del posto, il preventivo svolgimento delle operazioni relative al personale a tempo indeterminato e l’accertamento del diritto alla nomina nel contingente dei posti disponibili da parte del docente interessato.

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E allora?

La norma è concepita male e non ha senso lasciare ai genitori dei poteri nella scelta del docente del figlio, perché potrebbe finire per essere un’”inaccettabile assunzione diretta da parte delle famiglie” per citare le parole del coordinatore della Gilda degli Insegnanti Rino di Meglio. Detto questo però bisogna aggiungere che potrà essere effettivamente applicata – per come è scritta – in pochissimi casi.

Dalle lettura del testo si evince chiaramente che non potrà essere applicata nelle operazioni relative al personale a tempo indeterminato. Rischia quindi di essere una delle tante norme non applicate o inutili della normativa scolastica.

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