Libro di Veltroni a scuola: è polemica. Lega: “Parla di bimbi coi tacchi”. Pd: “Era Pio La Torre, troppo povero per avere le scarpe”
A regalare alle scuole del centro milanese il libro “La più bella del mondo” (scritto da Veltroni con Francesco Clementi) sono stati infatti il sindaco Rino Pruiti e l’assessore del Pd Martina Villa. “Si parla di bimbi partigiani, bimbi giunti in Italia sui barconi e bimbi che indossano i tacchi. Tutto questo avviene all’insaputa dei genitori. Bravo il consigliere comunale della Lega, Manuel Imberti, per aver denunciato la vicenda”, segnalano i deputati del Carroccio Sasso e Fabrizio Cecchetti. In realtà, però, il riferimento ai “bambini coi tacchi” sarebbe a Pio La Torre, ex segretario del Pci in Sicilia, ucciso da Cosa nostra nel 1982. A farlo notare sono vari esponenti del Pd. “Tale deve essere il fastidio che il leghista Sasso prova per i principi costituzionali, tali le sue ossessioni, che oltre a prendersela con i bimbi partigiani, i bimbi giunti in Italia sui barconi, se la prende anche con i bimbi che indossano i tacchi, descritti nel libro, attaccando l’ideologia gender. Che però non c’entra niente: in uno dei capitoli, infatti, Veltroni parla del bambino Pio La Torre, che andava a scuola a piedi e non potendo permettersi la sua famiglia di comprargli le scarpe, usava le uniche che aveva, quelle della zia”, spiega il senatore dem Walter Verini. “Scarpe da donna, con i tacchi con cui percorreva chilometri ogni giorno. La Torre, anche grazie a quelle scarpe, poté studiare, diventare un leader delle lotte contadine e sociali, dell’impegno contro la mafia, che lo ammazzò. È evidente che Sasso non legge i libri che mette al rogo”. Per i deputati Pd Irene Manzi e Vinicio Peluffo “il libro parla di Costituzione, la denuncia della Lega è grottesca”. Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio regionale della Lombardia, fa notare che il libro è stato “scelto dalle docenti e non dal primo cittadino di Buccinasco” e chiede alla Lega di scusarsi. Il ministero dell’Istruzione, in ogni caso, ha avviato una verifica, sottolineando che questa è scattata “in seguito alle segnalazioni da parte di alcune famiglie di alunni”. L’Ufficio scolastico della Lombardiasottolinea che “le famiglie sono state informate solo al momento della consegna del testo e non preventivamente al momento della scelta. La scuola ha agito autonomamente nella selezione del testo, acquistato dall’amministrazione comunale nell’ambito del Progetto lettura”.