Maturità 2024, il 17 giugno riunione plenaria

Plenaria, tanti commissari daranno forfait per malattia e compensi mini, pronti 20mila sostituti.

 

Ancora poche ore e i circa 60 mila commissari esterni e presidenti degli esami finali della scuola secondaria superiore, la cosiddetta maturità, al via il prossimo 19 giugno con la prova di italiano, si insedieranno ufficialmente nelle sedi scolastiche dove sono stati nominati: all’interno delle 14 mila commissioni d’esame sparse per l’Italia, vi saranno anche i circa 40 mila commissari interni prescelti dai consigli delle classi quinte. Ogni commissione dovrebbe quindi essere composta, la mattina di lunedì 17 giugno, da sette commissari e un presidente. Ma da diversi anni i numeri risultano in difetto. Decisamente alta risulta, infatti, la percentuale di forfait(soprattutto tra i docenti esterni) che nel giorno della cosiddetta riunione “plenaria”, che dà inizio alle operazioni che porteranno al diploma circa mezzo milione di studenti maturandi, presentano certificazioni varie, prevalentemente di carattere medico: si tratta di certificati che, se corrispondenti ad almeno tre giorni di forzato allontanamento dalla scuola, si tradurranno in automatica esclusione dall’impegno professionale della maturità per cui erano stati designati.

Gli uffici scolastici hanno pronte le contromisure per arrivare ai sostituti. In prima battuta ricorreranno ai docenti, di ruolo ma soprattutto precari o neo-laureati, che nei giorni passati hanno presentato la loro messa a disposizione; ma vi saranno anche quelli che la mattina del 17 giugno si recheranno spontaneamente nei vari ex provveditorati o negli Usr per presentare la loro candidatura sul filo di lana. Poi, sempre le amministrazioni scolastiche locali potranno ricorrere alle liste formate dai dirigenti scolastici o docenti in pensione da non oltre però più di tre anni,che hanno presentato appunto domanda come presidenti di commissione o commissari.

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Secondo i calcoli dell’Associazione nazionale presidi e dall’Ufficio scolastico regionale del Lazio, riportati dall’agenzia Ansa, i presidi e prof pensionati utilizzati per gli esami di maturità saranno alla fine tra il 10 e il 15%, quindi un po’ più di 10 mila. E a questi si aggiungeranno almeno altrettanti docenti, precari e neo-laureati che spontaneamente si proporranno come commissari o presidenti di commissione.

Ma perché si arriverà anche quest’anno a così tanti sostituti? Uno dei motivi che sicuramente incide sull’alta percentuale di forfait alla riunione plenaria è certamente quello dei compensi previsti per legge. Come abbiamo già avuto modo di scrivere, si tratta di indennità ferme alla tabella 1 allegata al decreto interministeriale, ministero dell’Istruzione e dell’economia, del 24 maggio 2007, con integrazione della nota n.7054 del 2 luglio 2007.

 

Dei compensi assai ridotti riservati a chi deve giudicare gli studenti maturandi si sono lamentati quest’anno diversi sindacati.

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