Multe no-vax, passa in Commissione giustizia l’emendamento leghista che le sospende fino a giugno 2023
Rinviate le multe rivolte alle ‘categorie’ che non avevano adempiuto all’obbligo vaccinale introdotto dal Governo Draghi.
Sabrina Maestri
Se ne vociferava da alcune settimane e ora arriva la conferma: le multe da 100 euro in dirittura di arrivo ai ‘novax’ over 50 e ai lavoratori della scuola inadempienti all’obbligo vaccinale sono state ufficialmente sospese fino a giugno 2023. Stesso discorso vale anche per il personale sanitario, le forze dell’ordine e della polizia penitenziaria e per i militari che erano stati sottoposti al medesimo obbligo nel periodo compreso dall’8 gennaio 2021 al 15 giugno 2021.
Il provvedimento di sospensione è frutto dell’emendamento al Decreto Rave – Covid, a firma Lega, passato in Commissione di Giustizia al Senato.
Sanatoria per quasi due milioni di ‘novax’
Si tratterebbe solo di rinvio e non di cancellazione, ma c’è chi già parla di sanatoria, prevedendo poi una definitiva cancellazione la prossima estate. Per ora comunque la nuova data di scadenza è fissata al 30 giugno 2023.
I ‘novax’ ‘graziati’ sarebbero circa due milioni, molti dei quali, in caso di ricezione della cartella esattoriale da 100 euro, erano già decisi ad impugnarla rivolgendosi al Giudice di Pace. Ed è forse alla luce di questa previsione che il Ministro della Salute Orazio Schillaci aveva dichiarato pochi giorni fa che, per riscuoterle, le multe avrebbero comportato “più costi che benefici”, precisando anche che non ci sarebbe alcuna intenzione da parte del Governo di una reintroduzione dell’obbligo vaccinale.
Multe rinviate, le critiche
Se da un lato il mondo ‘novax’ esulta non possono che mancare critiche e contrarietà sul fronte dell’opposizione.
In particolare Maria Stella Gelmini, portavoce di Azione, ha così commentato a caldo l’approvazione dell’emendamento:
“in Commissione giustizia al Senato è stato approvato l’emendamento proposto dalla Lega per rinviare l’applicazione della sanzione a chi si è rifiutato di vaccinarsi nonostante obbligato dalla legge. Una vergogna e un insulto a chi si è responsabilmente vaccinato per tutelare se stesso e gli altri.”