Orario dei docenti, per l’opinione pubblica è di sole 18 ore
di Lucio Ficara, La Tecnica della scuola
Orario di servizio dei docenti, nella realtà va oltre le tipiche 36 ore settimanali: si aggiungono 40 + 40 ore annuali e la ricerca, a preparazione delle lezioni, la preparazione e correzione delle verifiche
Ma quante ore alla settimana lavora effettivamente un insegnante? Sbagliato pensare che contrattualmente lavora per un massimo di 18 ore settimanali in non meno di cinque giorni alla settimana, facendo passare che l’insegnante svolga un orario medio giornaliero inferiore alle 4 ore. Cerchiamo di analizzare la reale quantità oraria settimanale di impegno lavorativo di un docente impegnato a tempo pieno.
Orario settimanale di lezione
Nel CCNL scuola 2019-2021, all’art.43, comma 5 è evidenziato che nell’ambito del calendario scolastico delle lezioni definito a livello regionale, l’attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola primaria e in 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. Alle 22 ore settimanali di insegnamento stabilite per gli insegnanti della scuola primaria, vanno aggiunte 2 ore da dedicare, anche in modo flessibile e su base plurisettimanale, esclusivamente alla programmazione didattica da attuarsi in incontri collegiali dei docenti interessati, in tempi non coincidenti con l’orario delle lezioni. Nell’ambito delle 22 ore d’insegnamento, la quota oraria eventualmente eccedente l’attività frontale e di assistenza alla mensa è destinata,
previa programmazione, ad attività di arricchimento dell’offerta formativa e di recupero individualizzato o per gruppi ristretti di alunni con ritardo nei processi di apprendimento, anche con riferimento ad alunni con cittadinanza non italiana, in particolare provenienti da Paesi extracomunitari.
Tale orario di servizio riguarda il periodo riferito al calendario scolastico delle lezioni e quindi per 34 settimane ad anno scolastico. A tale orario settimanale si aggiungono 40 + 40 ore annuali che riguardano numerosi impegni, compresa la formazione professionale, tipici delle attività funzionali all’insegnamento.
Studio, correzione e preparazione verifiche
I docenti non si limitano a lavorare solamente la mattina in classe per svolgere le lezioni o il pomeriggio per partecipare alle riunioni collegiali, c’è un tempo da dedicare alla ricerca, alla preparazione delle lezioni, alla preparazione e correzione delle verifiche somministrate agli studenti. Un tempo che nessuno riesce a quantificare sotto forma di orario contrattuale, ma che è necessario per lo svolgimento di un’attività didattica giornaliera, settimanale, mensile e annuale. Un docente lavora almeno altre 18 ore settimanali per garantire un servizio di qualità alla scuola e per studiare approcci didattici adeguati al contesto classe e ai casi individuali. Altro tempo non calcolato sono gli impegni tipici della funzione docente, come per esempio lo svolgimento degli scrutini, degli esami di Stato e delle attività didattiche o extradidattiche aggiuntive.
Tre mesi di ferie ogni anno scolastico
Un altra convinzione dell’opinione pubblica è quella che gli insegnanti hanno tre mesi di ferie, ovvero giugno, luglio e agosto. Si tratta ancora una volta di una falsità, perché i docenti hanno, se di ruolo almeno da tre anni, 32 giorni di ferie per anno scolastico.
L’art.13, comma 2, del CCNL scuola 2006/2009 rimasto invariato dopo i rinnovi contrattuali successivi, stabilisce che per i docenti di ruolo la durata delle ferie è di 32 giorni lavorativi comprensivi delle due giornate previste dall’art. 1, comma 1, lett. a), della legge 23 dicembre 1977, n. 937. Per i primi tre anni di ruolo i docenti di ruolo hanno solo 30 giorni di ferie l’anno.
Quindi il docente fruisce delle ferie nei periodi di sospensione delle attività didattiche e solo per 6 giorni al massimo può prendere ferie al di fuori di tali periodi.
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