Pagamento supplenze brevi, emissione speciale il prossimo 17 gennaio
Mancato pagamento delle supplenze, in arrivo un’emissione speciale, il prossimo venerdì 17 gennaio, a saldo di tutte le rate autorizzate dalle scuole fino ad oggi.
Come è ormai tristemente noto (nelle scorse ore su Orizzonte Scuola l’appello di un docente), sono cronici i ritardi nei pagamenti degli stipendi dei supplenti. Nonostante le promesse di semplificazione e velocizzazione delle procedure da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, i docenti precari lamentano ancora attese estenuanti, spesso superiori anche a 4-5 mesi, per ricevere le proprie retribuzioni.
Lo scorso 23 ottobre, in una nota sul sito ufficiale, il Ministero aveva annunciato che, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, “la situazione è migliorata sensibilmente in termini di tempestività dei pagamenti anche grazie alle risorse aggiuntive che sono state recuperate in collaborazione con il MEF in sede di assestamento di bilancio”.
Come già riferito nelle settimane precedenti, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, di fronte a una spesa che ha toccato quota 1 miliardo e 239 milioni di euro nell’anno scolastico 2023/24, ha varato un piano di razionalizzazione. I numeri, infatti, fotografano una situazione complessa: 801mila contratti per i docenti, di cui 695mila per periodi inferiori al mese, hanno generato una spesa di 970 milioni di euro. Sul fronte del personale ATA, le supplenze hanno richiesto un investimento di 269 milioni, con 141 milioni destinati alle sostituzioni sotto i 30 giorni. Per arginare la tendenza, dall’anno scolastico 2024/25 entrerà in funzione un sistema informatizzato di monitoraggio in tempo reale.
Come avviene il pagamento delle supplenze brevi
Come spiegato da NoiPA, il pagamento degli stipendi ai supplenti brevi è un processo articolato che coinvolge diversi attori. Inizialmente, le scuole inseriscono i dati giuridici del contratto sulla piattaforma SIDI. I dati vengono poi trasmessi a NoiPA, il sistema informatico che gestisce i pagamenti del personale scolastico. NoiPA elabora le informazioni ricevute, trasformandole in dati economici, e le rinvia alle scuole per la verifica.
Le scuole controllano l’esattezza dei calcoli effettuati da NoiPA. Se riscontrano errori, applicano le correzioni e ritrasmettono i dati a NoiPA, che procede a una nuova elaborazione. Il processo si ripete fino a quando i dati non risultano definitivamente corretti. Una volta verificati i dati, la scuola autorizza il pagamento dello stipendio. A questo punto, NoiPA inoltra la richiesta di verifica di capienza al sistema spese della Ragioneria Generale dello Stato.
La Ragioneria Generale dello Stato verifica la disponibilità dei fondi. Se i fondi sono sufficienti, autorizza il pagamento. In caso contrario, NoiPA effettua controlli settimanali fino a quando il Ministero dell’Istruzione e del Merito non reintegra i fondi necessari. Il pagamento avviene tramite emissione speciale, generalmente il 18 di ogni mese. Potrebbe, tuttavia, esserci un’ulteriore emissione a fine mese, in concomitanza con quella ordinaria.