Percorsi abilitanti al via: tutte le informazioni
Percorsi abilitanti al via: 30, 36 e 60 CFU, a chi sono rivolti? Quali costi?
Con la pubblicazione del DPCM del 4 agosto il 25 settembre 2023, si è dato il via alla procedura per acquisire i crediti necessari e la relativa abilitazione per partecipare ai concorsi. Ecco, come abbiamo scritto, tutto quello che c’è da sapere sui nuovi percorsi di formazione iniziale dei docenti.
Contenuti, quantità dei crediti e costi
Il DPCM, nel definire il percorso universitario e accademico di formazione iniziale dei docenti di scuola secondaria di primo e secondo grado, indica gli obiettivi dei percorsi, la quantità di crediti formativi da conseguire e i costi.
Obiettivi formativi
Gli obiettivi che i percorsi di formazione iniziale sono volti a promuovere nei docenti abilitati le competenze specifiche in ambito:
- Pedagogico, didattico, metodologico, psico-pedagogico, socio-antropologico, linguistico e digitale, con particolare attenzione all’aspetto inclusivo della scuola;
- Relazionale, valutativo, organizzativo e tecnologico e giuridico relativo alla disciplina scolastica;
- Progettuale in relazione alla capacità e ai talenti degli studenti, tenendo conto delle soggettività e dei bisogni educativi specifici di ciascuno di essi.
Quantità di crediti
Il decreto 36/2022 convertito nella legge 79 ha innalzato i 24 crediti introdotti dal decreto 59/2017 portandoli a 60, fermo restante il riconoscimento dei crediti già conseguiti da parte dei docenti.
Chi deve conseguire i 60 CFU?
Possono iscriversi al percorso universitario di formazione iniziale e abilitante:
• I laureati;
• Gli insegnanti tecnici pratici;
• Gli studenti universitari che abbiamo già acquisito 180 CFU;
Cosa deve fare chi ha 24 o 30 CFU?
Il DPCM, in considerazione dei docenti in possesso di crediti conseguiti prima dell’avvio dei percorsi a regime, ha previsto una fase transitoriafino al 31 dicembre del 2024 al fine di consentire il conseguimento dei crediti mancanti al raggiungimento dei 60 CFUagli aspiranti docenti in possesso di 24 o 30 crediti.
Chi può iscriversi ai percorsi da 30 CFU?
Ai percorsi di 30 crediti, già in corso di attivazione, possono iscriversi, avendone i titoli:
- I docenti abilitati in altra classe di concorso;
- I docenti di ruolo nella scuola primaria o dell’infanzia;
- I docenti precari che hanno maturato 3 anni di servizio nell’ultimo quinquennio di cui uno nella classe di concorso o posto specifico per il quale intendono abilitarsi;
- I vincitori del concorso straordinario bis
Requisiti percorsi 30 CFU
- I docenti che sono già in possesso di abilitazione su una classe di concorso o su un altro grado di istruzione;
- i docenti che sono in possesso della specializzazione sul sostegno possono conseguire, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, l’abilitazione in altre classi di concorso o in altri gradi di istruzione;
- I docenti con 3 anni di servizio nelle scuole statali o paritarie di cui almeno uno nella specifica classe di concorso;
- I docenti che hanno superato il concorso senza essere in possesso dell’abilitazione.
Chi può iscriversi ai percorsi da 36 CFU?
Possono iscriversi coloro che hanno conseguito i 24 crediti entro il 31 ottobre del 2022.
Percorsi abilitanti, quanto costano?
Il DPCM nel chiarire che i costi sia del percorso universitario sia della prova finale sono a carico dei partecipanti fissa il costo massimo per ogni tipo di percorso:
- Il costo del percorso universitario di 60 CFU è fissato fino a un massimo di 2500 euro;
- Il costo dei percorsi universitari di 24 e 30 CFU è fissato fino a un massimo di 2000 euro;
- Il costo per la prova finale è fissata in 150 euro.
Accreditamento dei percorsi
La procedura di accreditamento ha determinato un numero complessivo di 1.515 percorsi, 61 decreti di accreditamento per le Università e 30 per le istituzioni AFAM.
Rispetto al fabbisogno stimato dal Ministero dell’Istruzione c’è stato un incremento del 20% dei posti. In assenza di fabbisogno su base regionale, è stata attivata un’offerta formativa pari a 10 posti per ogni istituzione formativa presente nella regione di riferimento.
A un fabbisogno di circa di 40 mila posti, corrispondono quindi circa 48mila posti a cui si aggiungerà l’offerta dei corsi per le classi di concorso su cui c’è stata la riapertura dell’accreditamento.