Precari e indennità sostitutiva per ferie non godute, nuova sentenza

Docenti precari e indennità di ferie non godute, una nuova sentenza del Tribunale di Modena accoglie un ricorso.

Docenti precari e indennità di ferie non godute, il sindacato Anief rende nota una nuova sentenza emessa dal Tribunale di Modena in merito al ricorso presentato da una docente che, tra gli anni scolastici 2013/14 e 2017/8, aveva prestato servizio come supplente senza vedersi riconoscere il corrispettivo in denaro per le ferie non godute. Il giudice del tribunale emiliano ha accolto il ricorso della docente, condannando il Ministero dell’Istruzione ‘al pagamento dell’indennità per ferie maturate e non godute per complessivi €. 2.988,23, oltre interessi legali dalle singole scadenze al saldo’.

Docenti precari e indennità di ferie non godute, il Tribunale di Modena accoglie un ricorso

Il tribunale di Modena, come riporta ‘Orizzonte Scuola, ha riconosciuto alla docente il diritto a ricevere “l’indennità sostitutiva per ferie non godute per gli aa.ss. 2013/2014, 2014/2015, 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018, quale differenziale tra i giorni di ferie maturati e i giorni di ferie fruiti d’ufficio durante il periodo di sospensione delle lezioni e giorni di ferie effettivamente richiesti e fruiti’ oltre a condannare ‘il Ministero dell’Istruzione al pagamento dell’indennità per ferie maturate e non godute per complessivi €. 2.988,23, oltre interessi legali dalle singole scadenze al saldo’.

La docente ricorrente ha calcolato i numeri di giorni di ferie non goduti applicando la normativa di legge: ha sottratto, per ciascun anno scolastico, al numero di giorni di ferie complessivamente maturati, i giorni in cui l’attività didattica era sospesa sulla base del calendario scolastico.

Come ha sottolineato Anief, il lavoratore non ha alcun obbligo ad utilizzare le ferie durante l’anno scolastico; allo stesso modo, il dirigente scolastico non è obbligato a concederle. Le ferie non utilizzate, di conseguenza, non possono volatilizzarsi. Nel caso in cui si tratti di un docente non ancora di ruolo, i giorni assegnati per legge, circa 2,5 per ogni mese di lavoro, vanno automaticamente monetizzati e pagati.

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