Prove concorso straordinario 2023: niente preselettiva, ecco come prepararsi a scritto e orale

 By Sergio De Napoli Miur istruzione 

Inizia a delinearsi il quadro delle prove del prossimo concorso straordinario 2023, meccanismo che poi verrà utilizzato anche per tutti i prossimi concorsi scuola, nell’ottica della riforma del reclutamento degli insegnanti voluta dal ministero che proprio in questi giorni sta prendendo definitiva forma.

Corposa semplificazione

Nel decreto PA bis largo spazio è stato dedicato proprio alla procedura concorsuale di prossima attuazione, he farà di fatto da apripista anche alle prossime. Il decreto parte dal presupposto che sia necessaria una corposa semplificazione delle prove del concorso per docenti. Queste regole, almeno per il momento, varrebbero fino al 2026.

Si tratta del periodo di riferimento di attuazione del PNRR. Nulla vieterà poi, in caso di esito positivo di questo tipo di meccanismo, che il tutto venga anche confermato successivamente, o che subisca piccoli o grandi aggiustamenti.

Obiettivo 70mila assunzioni

In ogni caso, le prove del prossimo concorso straordinario 2023 saranno basate sull’espletamento di una prova scritta con test a risposta multipla. Successivamente, è prevista una prova orale che sarà caratterizzata da un test specifico. Addio dunque alla prova preselettiva.

Questa semplificazione dei concorsi per docenti previsti dal PNRR, è finalizzata anche a non creare troppi intoppi lungo la strada che porterebbe all’obiettivo di raggiungere le ambiziose 70 mila assunzioni di insegnanti entro il 31 dicembre 2024.

Proprio dal nuovo concorso per insegnanti precari, il concorso straordinario-ter, si partirà per dare subito uno scossone al problema del precariato e ridurre la supplentite.

Verifica delle competenze

Nello specifico, il prossimo concorso scuola e anche quelli successivi fino al 2026 saranno costituiti da una prova scritta con più quesiti a risposta multipla. Questa prova ha lo scopo di verificare le conoscenze e competenze del candidato in ambito pedagogico, psicopedagogico e didattico metodologico. Ampio spazio sarà poi dedicato anche alla conoscenza di informatica e lingua inglese, da svolgere mediante l’ausilio di mezzi informatizzati;

 

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