Reclutamento docenti: cosa bolle in pentola? Settimane decisive sul possibile ricorso alle Gps
Il nuovo piano di reclutamento sta per prendere forma: concorso straordinario nell’estate. Attesa la risposta anche sulle Gps.
Sabrina Maestri scuola in forma
Saranno settimane calde, per i docenti precari, quelle che seguiranno, portando con sè importanti novità. Il Ministro Valditara, come abbiamo anticipato, già nella mattinata di ieri ha voluto lasciar trapelare un primo indizio sul piano di reclutamento, che vedrà bandire nell’estate un concorso straordinario rivolto agli insegnanti con almeno tre annualità di servizio o 24 CFU. I posti banditi saranno 25mila.
Ma non è tutto. Giuseppe Valditara non ha voluto aggiungere altro, sebbene sappiamo che esiste un ulteriore nodo cruciale da sciogliere: l’utilizzo anche delle Gps per le immissioni in ruolo. Si attende al riguardo la risposta della Commissione Europea, che settimane fa veniva data per certa entro la fine del corrente mese. Ancora però tutto tace.
Marcello Pacifico, Presidente Anief, come è stato riportato da Orizzonte Scuola, si è detto fiducioso al riguardo, continuando a porre l’accento sull’importanza del ripristino del doppio canale di reclutamento e sul flop dimostrato finora dai concorsi, con un incremento negli ultimi anni di ben il 220% della precarietà.
Gps, “unica fonte da cui attingere per il reclutamento” e per avere cattedre coperte già dal 1° settembre
Sembra una storia già sentita, a cui i docenti precari non sembrano credere più. Da alcuni anni infatti puntualmente in questo momento dell’anno scolastico che sta per volgere al termine ecco rispuntare l’ipotesi delle assunzioni a tempo indeterminato dalle Gps. Poi tutto sfuma inesorabilmente a favore dell’ennesimo concorso messo a bando e dei soliti ‘giri di valzer’ di supplenze che si susseguono per poter cercare di garantire la copertura dei troppi posti, ancora vacanti, al mese di settembre ( e spesso anche oltre).
Stavolta sarà dunque l’anno decisivo? Sicuramente qualche segnale positivo in più lo si può riscontrare. I sindacati sembrano tutti coesi nell’utilizzo di queste graduatorie ai fini del ruolo, definendole “l’unica fonte da cui attingere e avere immediatamente in classe il 1° settembre docenti abilitati”. Così ha dichiarato Ivana Barbacci, segretaria generale di Cisl Scuola.