Revisione programmi di storia. L’aula deve entrare a pieno diritto
dal blog di Gianfranco Scialpi
Revisione programmi di storia. Si diffonde la richiesta di un coinvolgimento dei docenti che deve prevedere anche la fase di sintesi. Non ridursi, quindi alla semplice manovalanza
Revisione programmi di storia. Prende piede il coinvolgimento dei docenti
Revisione programmi di storia. Prosegue la riflessione sulla revisione dei programmi di storia. Si fa strada la richiesta di un coinvolgimento fattivo dei docenti nella eventuale revisione. Qualche giorno fa evidenziavo la loro assenza dalla commissione. Ora questa richiesta è espressa anche da F. Gallina sul portale de Il sole 24 ore (scuola). Si legge, infatti: “Nel processo di revisione devono essere coinvolti innanzitutto quei portatori di interesse che saranno poi chiamati a interpretare e applicare quotidianamente le Indicazioni nella scuola e nelle classi“.
Non è sufficiente la partecipazione alle sottocommissioni
Con l’ultima dichiarazione (ItaliaOggi 14 maggio) il Ministro pare essersi convinto della fondatezza di questa richiesta. Purtroppo sembra che il coinvolgimento dei docenti sia limitato a qualche sottocommissione. Il profilo di questi gruppi di lavoro rimanda alla stesura degli obiettivi o come verranno chiamati, inventando neologismi o nuovi acronimi. In altri termini, il loro impegno si limiterebbe a una semplice proposta.
Indubbiamente è da apprezzare questo interesse (dietrofront strategico?) del Ministro verso gli insegnanti.
Non è però sufficiente, E’ necessario che essi facciano parte anche della cabina di regia, che dovrà poi dire l’ultima parola sul documento elaborato. Ci sono tanti docenti che hanno competenze (conoscenze e abilità) acquisite sul campo. Spesso queste sono superiori a quelle presunte di inesperti d’aula, che hanno un CV solo accademico o di maggiore visibilità in convegni o corsi di aggiornamento.
Se il Ministro deciderà per un coinvolgimento pieno dei docenti, invierà un segnale positivo costituito da apprezzamento per il lavoro quotidiano nelle aule, che riesce spesso ad abbinare la teoria con la pratica.