Riforma 4+2 scuola, istituti autorizzati passano da 180 a 396. Valditara: “In un anno +210% di percorsi autorizzati. La scuola sta cambiando”

da orizzonte scuola

Le scuole autorizzate all’adozione al sistema 4+2 della filiera tecnologica-professionale passano da 180 dello scorso anno a 396; i percorsi salgono da 225 a 628. Lo fa sapere la Commissione ministeriale deputata a vagliare le candidature degli istituti tecnico-professionali per il prossimo anno scolastico.

“Un successo al di là di ogni previsione“, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, “con un aumento dei percorsi del 210% rispetto allo scorso anno. Le scuole autorizzate passano da 180 a 396, +120%: circa un quarto degli istituti tecnico-professionali insomma ha finora aderito alla riforma.

La commissione è stata fra l’altro costretta a non accogliere alcune decine di richieste per difetti di forma” precisa Valditara.

Particolarmente positivo – prosegue il Ministro – è l’interesse mostrato dal Mezzogiorno, sintomo di una forte volontà di modernizzazione e di sviluppo, in linea con gli ultimi dati su diminuzione della dispersione, diminuzione del divario Nord/Sud, crescita economica“.

In realtà è tutta la scuola italiana che sta cambiando in profondità, a partire proprio dalla scuola tecnico-professionale, che grazie alle innovazioni del 4+2 potrà offrire più opportunità formative ai nostri giovani, diventando volano di crescita per le nostre imprese“, conclude.

Ovviamente, con l’avvio delle iscrizioni a scuola, i genitori e studenti troveranno sulla piattaforma Unica del MIM anche le scuole del 4+2 con i relativi percorsi per il prossimo anno scolastico.

L’elenco dei percorsi autorizzati per il 2025/2026

I percorsi quadriennali sperimentali di istruzione tecnica e professionale sono attivati per gli indirizzi di studio previsti dagli ordinamenti scolastici già presenti nell’istituzione scolastica e dichiarati nella proposta progettuale, ferma restando la possibilità per le scuole di adattare l’assetto del curricolo mediante il ricorso alla flessibilità didattica e organizzativa.

Si tratta di uno stralcio del decreto di autorizzazione dei percorsi di 4+2 autorizzati dal Ministero.

Decreto

Elenco scuole e percorsi autorizzati

La forte connessione fra scuola e lavoro

Proprio nei giorni scorsi, il Ministro era tornato sul tema, osservando: “quando penso che nel 2027 il 47%  dei posti di lavoro non sarà disponibile perché il nostro sistema scolastico non offre specializzazioni tecnico-professionali che sono richiestissime dalle nostre imprese, io penso che noi commettiamo un crimine o commetteremmo un crimine se non intervenissimo“.

Per tale motivo, questa riforma del 4+2 dell’istruzione tecnico-professionale consente di rendere “sempre più moderna la formazione tecnica e professionale in coerenza con le necessità del mondo produttivo e del mondo del lavoro, per garantire occupazione rapida e soddisfacente ai nostri giovani, per garantire una formazione che possa realizzare le loro abilità”.

La riforma del 4+2

La riforma della filiera tecnologico-professionale è stata pubblicata in via definitiva in Gazzetta Ufficiale lo scorso agosto.

L’impianto presenta dei punti importanti, fra questi l’introduzione del “campus”, ovvero la creazione di una comunità educativa che riunisce scuole, centri di formazione professionale e ITS Academy, mettendo al centro dell’attenzione lo studente. In tale prospettiva, è previsto l’inserimento temporaneo di docenti esterni provenienti dal mondo imprenditoriale per fornire un maggiore supporto all’apprendimento di competenze tecniche degli studenti.

Da evidenziare che chi frequenterà i percorsi quadriennali avrà dunque la possibilità di accedere ai corsi offerti dagli ITS Academy e di sostenere l’esame di Stato presso l’istituto professionale di riferimento, configurando così un modello formativo 4+2.

Altro aspetto da sottolineare riguarda la promozione della mobilità tra diversi percorsi educativi e la certificazione delle competenze acquisite.

Previsti inoltre anche la stipula di accordi di partenariato per potenziare i progetti di PCTO e i contratti di apprendistato, che andranno a valorizzare i progetti creativi e le invenzioni soggette a diritti d’autore e proprietà industriale, sviluppati nei percorsi tecnici e professionali.

Ruolo importante sarà giocato anche dai sistemi di formazione regionali, che possono partecipare alla sperimentazione e che sarà validata dall’Invalsi per garantire una formazione equiparabile a quella statale.

Infine, molto interessante anche il fatto che l’opportunità prevista dalla riforma amplia le opzioni per gli studenti, permettendo loro di iscriversi non solo agli ITS, ma anche all’università.

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