Salvini: “Serve un tetto agli alunni stranieri, 20% per classe”. E sulla scuola di Pioltello: “Chiude per Ramadan? Segno di cedimento”

da il fatto quotidiano

“Bisogna mettere un tetto di alunni stranieri in ogni classe, per tutela loro e per tutela anche di tutti gli altri bambini”. La pensa così Matteo Salvini. Una frase pronunciata dal leader della Lega a Porta a Porta. “Se hai tanti bambini che parlano lingue diverse e non parlano l’italiano è un caos. Bisogna controllare la presenza di bambini. Un 20% di bambini stranieri in una classe è anche stimolante perché conosci lingue e culture. Ma quando gli italiani sono il 20% dei bambini in classe, come fa una maestra a spiegare?”, ha detto il ministro dei Trasporti. Una proposta già avanzata anni fa dopo il caso di una scuola romana, la Pisacane, dove intere classi erano composte prevalentemente da bimbi stranieri o figli di migranti.

Questa volta il leader della Lega interviene a proposito del caso della scuola di Pioltello, in provincia di Milano: nei giorni scorsi ha provocato roventi polemiche la decisione del consiglio dell’istituto comprensivo statale Iqbal Masih di chiedere le aule il prossimo 10 aprile in occasione della festa per la fine del Ramadan. “Apprezzo il vostro lavoro”, ha scritto il presidente della Repubblica nei giorni scorsi, rispondendo alla lettera inviatagli da Maria Rendani, vicepreside dell’Iqbal Masih. Salvini, però, evidentemente non la pensa come Sergio Mattarella. “È giusto spiegare ai bambini di ogni etnia o religione quanto è bello conoscerci, però siamo in Italia. Occorre la reciprocità, non credo che in nessun Paese islamico chiudano per la Santa Pasqua o per il Santo Natale. Finché l’Islam non si darà una struttura e non riconoscerà la parità tra uomo e donna chiudere la scuola mi sembra un pessimo segnale. È un segnale di cedimento e arretramento chiudere per il Ramadan“, ha attaccato il leader della Lega.

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A Pioltello intanto le polemiche non si placano. I genitori degli alunni dell’istituto Comprensivo Iqbal Masih sono divisi tra chi vede la decisione come un segno di integrazione e chi non condivide la scelta. Solo 24 ore fa i membri del consiglio d’istituto hanno chiesto di rispettare la decisione presa e di poter “tornare a vivere con tranquillità la scuola”. Lepolemiche però non si sono placate e sono arrivate anche in Parlamento con Fratelli d’Italia che ha annunciato una interrogazione al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara per sapere cosa intenda fare ora. Una decisione, quella dell’istituto, “assolutamente fuori luogo” l’ha definita il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Secondo Fontana “al di là delle valutazioni di merito che sta facendo il ministro, sottolineo che a questo punto bisogna prevedere una chiusura per tutte le feste di tutte le religioni che sul nostro territorio vengono praticate”. “Se è una questione di rispetto delle religioni – sottolinea – allora vanno rispettate tutte”.

Ora è arrivato Salvini a criticare la decisione della scuola di Pioltello. Nel resto del suo intervento il ministro ha ribadito quanto dichiarato già giorni fa sulla rielezione di Vladimir Putin. “In Russia ne hanno votato, ne prendiamo atto, non sta a me dare giudizi. Lavoro e lavorerò perché si parli di pace, non di guerra”. Sulle Europee, invece, è tornato a ripetere di voler candidare il generale Roberto Vannacci: “Mi piacerebbe, ci stiamo parlando. Perché è una persona che ha difeso la vita e l’onore dei suoi soldati in missioni di pace in giro per il mondo ed è stato linciato perché ha scritto un libro, che può piacere o non piacere, ma ha espresso liberamente le sue idee”.

 

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