Scienze della Formazione Primaria, cos’ è e perché sceglierla
di Doriana D’Elia, La Voce della scuola
Scienze della Formazione Primaria: 10563 + 221 posti per la laurea abilitante all’insegnamento. Decreto, posti, cos’ è e perché sceglierla
L’istruzione è una delle professioni con il maggiore impatto sulla società, poiché la formazione che riceviamo si traduce negli strumenti che avremo a disposizione per continuare ad apprendere, sia nello studio che nel lavoro. Per diventare insegnanti e lavorare nel settore dell’istruzione è spesso necessario ottenere un titolo di studio universitario che fornisca una preparazione adeguata a livello pedagogico specie con alunni compresi tra l’infanzia e la preadolescenza. È sulla base di questi presupposti che per l’accesso all’insegnamento per la scuola dell’infanzia e primaria occorre terminare il percorso di studi in Scienze della Formazione Primaria.
Il Ministero dell’Università e Ricerca ha infatti descritto la ripartizione dei posti da assegnare ai singoli Atenei, alcune sedi sono ancora in attesa di accreditamento ma la notizia certa è che per l’anno accademico 2024/25 saranno 10563 posti per la laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria, e 221 posti riservati ai residenti all’estero, come da allegato, percorso abilitante per l’insegnamento e di durata quinquennale, ma prima di chiarire tutte le specifiche del caso sulla laurea in LM85BIS, consultiamo velocemente le tabelle e la concentrazione geografica dei posti.
Da una rapida sintesi di lettura è la Suor Orsola Benincasa che si attesta a ricevere il numero più alto di immatricolazioni: 685 totali. Le quote più basse vanno a La Sapienza, Torino e Valle d’Aosta, rispettivamente con: 85 posti a Roma, 85 per la sede di Biella e soli 25 posti per Aosta.
Il resoconto completo nelle tabelle de La Voce della Scuola
I test di ingresso sono fissati per il 13 settembre 2024.
Per una quasi equa ripartizione geografica con 3579 posti alle regioni del Sud, 3528 per le regioni del Nord e 3456 per il Centro.
È doveroso occuparsi della LM85BIS all’interno del suo ambito ponendo le giuste differenze tra i percorsi di laurea del dipartimento delle Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione, LM85 e LM85BIS.
Sono entrambe delle lauree magistrali: in Scienze pedagogiche (LM-85) e la laurea magistrale in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis). Analizzeremo, dunque, la differenza tra LM-85 e LM-85 bis, due percorsi che a prima vista possono sembrare simili ma che hanno caratteristiche ben precise, importanti da conoscere per capire dove vogliamo lavorare come insegnanti.
L’importanza della specializzazione per i professionisti dell’educazione
Il mercato del lavoro richiede profili sempre più completi per coprire le posizioni aperte. Come è prevedibile, una migliore preparazione offre maggiori possibilità di ottenere una collocazione, di vincere un concorso o di distinguersi rispetto ad altri candidati interessati allo stesso ruolo. La laurea magistrale permette agli studenti di sviluppare nuove competenze e conoscenze, approfondendo o affinando quelle esistenti, per costruire un profilo professionale più solido.
Quali sono in concreto i vantaggi del conseguimento di una laurea magistrale? Per rispondere a questa domanda, possiamo concentrarci su quattro aree principali che sono collegate tra loro:
Crescita personale. Con il completamento del percorso di studi, le persone diventano spesso più sicure delle proprie conoscenze e competenze, che sono lo stimolo per affrontare nuove sfide. Questo può tradursi in una nuova formazione accademica o nella ricerca di un lavoro. Tuttavia i vantaggi a livello personale non finiscono qui, poiché lo sviluppo del pensiero critico e la capacità di risolvere problemi e prendere decisioni non sono esclusivi del corso di laurea, ma sono strumenti utili anche al di fuori della vita accademica e lavorativa
Sviluppo delle competenze
Una laurea magistrale permette di delimitare i campi di conoscenza. Ciò che si acquisisce a livello personale e professionale ha molto a che fare con la possibilità di approfondire le conoscenze applicate a settori specifici che troveranno il loro campo di impiego nella vita professionale. La specializzazione implica la concentrazione su una parte definita di questo campo e il passaggio dal generale al particolare.
Opportunità di carriera
Come conseguenza di quanto detto sopra, la maggior parte delle persone che conseguono una laurea magistrale ha maggiori probabilità di accedere a lavori con compiti più complessi e profili più definiti. Non è sempre così, ma in molti casi queste posizioni tendono a essere meglio retribuite. Questo vale anche per chi è interessato a opportunità di crescita in settori che richiedono una particolare specializzazione, come l’insegnamento e la ricerca.
Maggiore occupabilità
Nell’economia competitiva di oggi, le aziende si concentrano sempre più su candidati con competenze tecniche. I profili più istruiti, infatti, sono i più interessanti per i datori di lavoro, non solo per le loro competenze e capacità, ma anche perché spesso l’aver conseguito una specializzazione testimonia la capacità di impegnarsi maggiormente nella carriera e nel campo di studi.
Laurea magistrale in Scienze pedagogiche (LM-85)
La laurea magistrale in Scienze pedagogiche, nota anche come LM-85, è il titolo universitario di secondo livello che forma specialisti nel campo dell’educazione e della pedagogia. La formazione dura due anni, consta di 120 CFU e copre un’ampia gamma di concetti teorici e pratici che prepareranno gli studenti all’esercizio della professione. L’ammissione richiede il conseguimento previo di una laurea triennale o di un titolo equivalente.
Durante il corso vengono trattati i seguenti argomenti:
- orientamento scolastico e professionale
- storia dell’educazione e della pedagogia
- didattica delle discipline scolastiche
- teoria e pratica dell’insegnamento
- psicologia dell’apprendimento
- educazione inclusiva
- organizzazione scolastica e gestione dell’istruzione
Coloro che hanno conseguito questa laurea sono esperti in grado di comprendere appieno i processi di insegnamento e apprendimento, di progettare e valutare programmi educativi e di lavorare nel settore della formazione e dell’orientamento educativo. Possiedono una solida base teorica e metodologica nel campo dell’educazione e si dimostrano in condizione di svolgere attività di gestione, pianificazione e ricerca in diversi contesti formativi.
Contesti lavorativi
Per quanto riguarda l’applicazione di questa laurea nel mondo del lavoro, i laureati hanno a disposizione un’ampia gamma di istituzioni e aree in cui lavorare. Tra queste, istituti scolastici a livello primario, secondario o universitario, centri di formazione e orientamento pedagogico, centri di ricerca e università, ma anche case editrici e aziende del settore dell’istruzione. Infine, vi sono numerose istituzioni pubbliche responsabili della pianificazione e valutazione delle politiche educative che richiedono anch’esse professionisti competenti.
In particolare, tra i principali sbocchi occupazionali per i laureati della LM-85 vi sono:
- insegnamento nelle scuole primarie e secondarie e nelle università;
- consulenza e orientamento educativo nelle scuole e negli istituti di formazione;
- ricerca nell’area della pedagogia e dell’educazione in centri o università con un interesse in questo campo;
- progettazione, pianificazione e valutazione di programmi educativi in istituzioni pubbliche e private.
Laurea magistrale in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis)
Spesso si pensa che educazione e formazione siano sinonimi. Sebbene vi siano delle analogie tra i due processi, vi sono anche molteplici differenze. L’esistenza della LM-85 bis, o laurea magistrale in Scienze della formazione primaria, ne è la prova. Il fatto che si tratti di un percorso accademico completamente diverso è un buono spunto per evidenziare le particolarità che lo differenziano dalla LM-85.
Si tratta di una formazione universitaria a ciclo unico e da 180 CFU, che prepara gli studenti in modo specifico alla formazione primaria. Per accedervi è necessario aver completato l’istruzione secondaria superiore. In questo caso, le materie del programma di studio ruotano intorno alla didattica, alla psicologia dell’apprendimento, alla pedagogia e ai programmi scolastici.
Altre materie di studio sono:
- organizzazione scolastica e gestione dell’istruzione primaria
- teoria e pratica dell’insegnamento delle materie scolastiche
- sviluppo psicosociale dei bambini in età scolare
- valutazione dell’apprendimento e progettazione di attività didattiche
- educazione inclusiva e attenzione alla diversità in classe
Obiettivi formativi e luoghi di lavoro
L’obiettivo principale di questa laurea è quello di formare insegnanti di scuola primaria in grado di pianificare e realizzare attività educative adatte ai bambini in età scolare.
Al termine degli studi, coloro che hanno conseguito la laurea in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis) possono lavorare in centri di formazione e orientamento scolastico o in scuole primarie, pubbliche o private. Come nel caso di chi ha completato la laurea in Scienze pedagogiche (LM-85), esistono anche altri ambiti in cui è possibile operare, come gruppi editoriali e aziende del settore educativo o istituzioni pubbliche che si occupano di pianificazione e valutazione delle politiche educative.
Ora che abbiamo esaminato le specificità di ciascuno di questi programmi di formazione, possiamo riflettere sugli aspetti che li distinguono e li differenziano.
Qual è la differenza tra LM-85 e LM-85 bis
La laurea magistrale in Scienze pedagogiche (LM-85) e la laurea magistrale in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis) sono due titoli universitari relativi al campo dell’educazione e della pedagogia che spesso vengono considerati analoghi e, in molte occasioni, vengono confusi. Tuttavia, le caratteristiche che differenziano questi due percorsi formativi sono molteplici:
Contenuti e durata. Entrambi includono nozioni di psicologia dell’apprendimento e organizzazione scolastica, ma la LM-85, che dura due anni, tratta argomenti come la teoria e la pratica dell’insegnamento e la storia dell’educazione; la LM-85 bis, invece, dura cinque anni e si concentra sull’educazione primaria e sulla didattica.
Obiettivi.
La LM-85 forma specialisti nel campo dell’educazione e della pedagogia in grado di svolgere compiti di ricerca, pianificazione e gestione in diversi contesti educativi. Nel caso della LM-85 bis, invece, i laureati sono insegnanti di educazione primaria che si occupano di attività educative per bambini in età scolare.
Profilo degli studenti. Chi accede alla LM-85 deve avere conoscenze pregresse in campo educativo e pedagogico, oltre che capacità di riflessione e analisi critica. La LM-85 bis prevede che gli iscritti abbiano capacità comunicative e organizzative, nonché conoscenze in discipline quali matematica, lingue e letterature, scienze, storia ed educazione fisica.
Opportunità di lavoro
I laureati della LM-85 possono esercitare la professione in settori legati all’istruzione e alla formazione, come l’insegnamento, la consulenza pedagogica e la valutazione di programmi didattici. I laureati della LM-85 bis troveranno opportunità soprattutto negli istituti di istruzione primaria pubblici o privati e nei centri di orientamento e formazione educativa.
Tirocinio professionale. Per la LM-85 è obbligatorio svolgere un tirocinio in diversi contesti formativi che possono essere scuole, aziende e case editrici del settore educativo o centri di formazione. La LM-85 bis prevede invece un tirocinio presso scuole primarie o centri equivalenti per familiarizzare con l’ambiente di lavoro e le dinamiche delle diverse organizzazioni.
In conclusione, i due corsi hanno approcci diversi in termini di contenuti, anche se alcuni di essi coincidono. Al di là della durata e dei crediti di ciascuno, la principale differenza tra LM-85 e LM-85 bis sta nei contesti lavorativi: in un caso, le scuole e i centri primari sono l’ambito prevalente; nell’altro, la professione può portare a ricoprire incarichi in numerose organizzazioni interessate alla formazione da un’ampia varietà di prospettive.