Scuola, via libera al nuovo contratto: cosa cambia

Aumenti medi di 124 euro e tutele al personale precario

CorriereTv

(LaPresse) Firmato lo scorso 14 luglio dopo una lunga trattativa il nuovo contratto per il comparto istruzione per il triennio 2019-2021. Riguarda 1,2 milioni di docenti di scuole e università ed è stato siglato da tutti i sindacati di categoria, escluso Uil scuola. Oltre a una serie di tutele e regolamentazioni anche per lo smart working, l’importo medio mensile è cresciuto di 124 euro lordi. Un aumento in parte già erogato nei mesi scorsi con le risorse previste dalla legge di bilancio 2022. Il resto, invece, arriverà con la busta paga di ottobre, una volta terminato l’iter burocratico con il via libera definitivo della Carta dei Conti Il personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario) e Dsga (dirigenti dei servizi generali e amministrativi), riceveranno un incremento di 94 e 190 euro. Concesse maggiori tutele al personale precario, docente e Ata, con la possibilità di utilizzare tre giorni remunerati di permesso per motivi personali o familiari L’attività non didattica è consentita a distanza: ad esempio, si potranno svolgere da remoto le riunioni degli insegnanti. Con l’obiettivo di valorizzare il personale, il contratto appena siglato riconosce importanti possibilità di carriera per la categoria Ata (LaPresse)

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