Sostegno, docenti specializzati in Italia: ‘Niente scherzi sul decreto PA’

I docenti specializzati su sostegno in Italia si oppongono ai tentativi di modifica dei contenuti del decreto N. 44/2023.

docenti specializzati in Italia difendono i contenuti del decreto legge N. 44 (meglio conosciuto come decreto PA) di fronte alle possibili modifiche da attuare in sede di conversione in legge. Il decreto PA, infatti, ha disposto che gli aspiranti che hanno conseguito il titolo di specializzazione all’estero saranno inseriti in un elenco aggiuntivo delle GPS, in attesa che il titolo conseguito venga riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.

I docenti specializzati in Italia: ‘No a tentativi di ‘golpe’ sui contenuti del decreto PA’

In una lettera inviata alla redazione, i docenti specializzati su sostegno in Italia si oppongono alle richieste di modifica avanzate da Anief, ovvero che i docenti specializzati all’estero possano essere inseriti nella prima fascia delle GPS e non nell’elenco aggiuntivo, già da quest’anno. I docenti specializzati in Italia sottolineano come i ‘colleghi citano la sentenza del Consiglio di Stato senza avere compreso il principio di diritto che dà importanza al riconoscimento e alla valutazione dei singolo titoli caso per caso. Nè può essere giustificata una modifica dell’ordinanza vigente con il cosiddetto “silenzio illecito” in quanto l’Amministrazione non si sarebbe adoperata per il riconoscimento dei titoli’. A questo proposito, non si ritiene credibile la possibilità di un riconoscimento massivo ed in serie dei titoli: tutto ciò rappresenterebbe una vera e propria sanatoria che andrebbe in contrasto con il principio di diritto determinato dal Consiglio di Stato.

‘Modificare il decreto PA significa provocare uno scavalcamento in graduatoria a danno dei docenti specializzati in Italia’

L’eventuale modifica del decreto PA provocherebbe, di fatto, uno scavalcamento in graduatoria in danno degli specializzati in Italia, in quanto questi ultimi dovrebbero attendere il prossimo anno per aggiornare il punteggio. Inoltre, coloro che hanno conseguito il titolo di specializzazione all’estero, in quasi tutti i casi, non hanno svolto alcuna attività di tirocinio, come prevede la legge, nè alcuna prova preselettiva.

I docenti specializzati in Italia restano, comunque, fiduciosi sulla serietà delle istituzioni e sul fatto che non verranno apportate queste modifiche al decreto PA. Tuttavia, si continuerà a vigilare sull’operato dell’amministrazione e sulla volontà di mettere in primo piano il merito, non escludendo, se necessario, iniziative di protesta presso il Ministero già dalla prossima settimana. Qui di seguito riportiamo il testo integrale della lettera inviata dai docenti specializzati in Italia.

 

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