Specializzazione sostegno, Dario Ianes: “Iperboliche e folli soluzioni dal Governo”
di Luigi Rovelli, Scuola in Forma
Il professor Dario Ianes critica duramente il Governo per i nuovi percorsi straordinari di specializzazione sostegno.
Specializzazione sostegno, i nuovi percorsi straordinari che saranno organizzati da INDIRE e voluti dal ministro Valditara continuano ad essere oggetto di polemiche. Dario Ianes, esperto di inclusione scolastica, ha sottolineato come le soluzioni prospettate dal Governo rischiano di peggiorare ulteriormente la situazione del sostegno scolastico. In un editoriale dal titolo ‘Il sistema dei docenti di sostegno è in una crisi strutturale irreversibile’, Ianes ha immaginato i possibili scenari.
Percorsi straordinari INDIRE, Ianes: ‘Doppia sberla dal Governo’
Ianes non esita a parlare di doppia sberla inflitta dal Governo: ‘La prima sberla è quella data alle università, dicendo con la legge 106 che la specializzazione “ristretta” a 30 CFU (la metà di quelli dei corsi ordinari) la potrà fare l’INDIRE (nel frattempo commissariato, in omaggio allo spoils system…) e tutto il variegato mondo delle università telematiche, dato che sarà online, e potrà beneficiarne chi ha tre anni di servizio. Chi poi ha fatto la “specializzazione” sull’inclusione all’estero (dove non esiste) potrà sanare il contenzioso sul riconoscimento di questi titoli con un analogo corso ristretto. La seconda sberla, politicamente pericolosa – spiega Ianes – il governo l’ha data alle decine di migliaia di insegnanti che, dopo aver superato prove di ammissione e pagato laute tasse, si ritrovano in un corso lungo il doppio dei colleghi del percorso “ristretto”.
L’esperto di inclusione scolastica, però, va oltre immaginando che si riesca a formare un numero sufficiente di docenti specializzati, garantendo una copertura totale del sostegno. “Queste iperboliche e folli soluzioni – scrive il professore di Pedagogia e Didattica Speciale – non farebbero altro che rinsaldare la struttura distorsiva che è alla base della crisi irreversibile del sostegno e cioè che ad un alunno “speciale” debba corrispondere un insegnante altrettanto “speciale”, un binomio indissolubile, figlio di una cultura medico-individuale delle disabilità”.