Stipendi docenti e Ata da aumentare, Sbarra (Cisl): il 7 aprile chiederemo a Draghi che fine ha fatto l’accordo di Palazzo Chigi
“Migliorare le retribuzioni, divorate dai rincari, a partire dalla scuola: lo chiederemo il 7 aprile al presidente del Consiglio”: a dichiararlo è stato Luigi Sbarra, segretario generale Cisl, durante la convention delle candidate e dei candidati alle elezioni RSU per la Federazione CISL – Scuola, Universià, Ricerca svolta al Teatro Brancaccio di Roma.
Sbarra ha detto che “bisogna rendere esigibile l’accordo di maggio firmato a Palazzo Chigi con il ministro dell’Istruzione: non cederemo di un millimetro sui contenuti di quell’intesa”.
Perchè bisogna mettere il progetto di crescita della scuola al centro del Paese, sostenendo i redditi delle persone che rappresentiamo” e agendo su una serie di urgenze che tengono bloccato il settore.
In particolare, sulla scuola chiediamo di “stabilizzare il precariato del personale docente e ATA, sbloccare gli investimenti su edilizia scolastica ed innovazione, rilanciare mobilità e autonomia d’istituto, fissando la formazione degli operatori come diritto universale”.
E ancora: “Per ogni euro che si investe sulle tecnologie e sulle macchine, bisogna spendere un euro per le persone e per i lavoratori”.
Il segretario generale Cisl ha quindi detto che “servono contratti a tempo indeterminato per i giovani e per le donne”.
Sulla sicurezza: “È indegno che in un Paese civile come l’Italia ogni anno si mietono 1.200-1.300 vittime sul lavoro”.
Infine, Sbarra ha parlato del soldi in arrivo dall’Unione europea: “Il tesoretto delle risorse del Pnrr devono servire a finirla con la disparità di risorse tra ricchi e poveri: rispondiamo al monito di Papa Francesco, quando ci invita a tenere equilibrio le tecnologie con un nuovo umanesimo che guarda alle persone”.