Via ai test salivari per gli studenti del Lazio. Il monitoraggio coinvolgerà circa 30mila alunni della regione tra i 6 e i 14 anni e verrà effettuato ogni 15 giorni. Ad annunciarlo in una nota è stato l’assessore alla Sanità, Alessio D’Amato, che ha assistito ai primi prelievi che sono stati effettuati all’istituto comprensivo Pallavicini in zona Torrino.
“Si tratta di prelievi salivari di natura molecolare che vengono processati in laboratorio, il risultato si ha in 24 ore – fa sapere l’assessore -. Le operazioni sono molto semplici, non invasive. Qualora ci fosse un caso positivo, verrebbe immediatamente isolato insieme ai suoi contatti più stretti”.
“Questa attività – dichiara ancora D’Amato – serve per intervenire in maniera puntuale e preventiva, per evitare che si vada incontro a chiusure di interi plessi. Intanto l’anno scolastico parte con oltre il 98% del personale docente e non docente vaccinato, e anche una buona parte degli alunni. Sicuramente c’è uno scudo maggiore rispetto all’anno scorso”.
Ma come funzionano i test salivari nelle scuole? Ogni provetta contenente un tampone è contrassegnata da un codice che identifica il singolo studente che ha dato il consenso. Un operatore dell’équipe sanitaria fornisce al referente Covid scolastico, ai genitori e agli insegnanti le informazioni e le modalità per l’autosomministrazione a domicilio del test salivare. In una seconda fase saranno consegnati in giorni predefiniti i tamponi per l’autosomministrazione a casa, alla scuola che attraverso il referente Covid li consegnerà alle famiglie. Il giorno successivo al ritiro da parte della scuola l’auto della Asl li porterà al laboratorio.