TFA sostegno: deroghe di accesso per docenti precari

Tuttoscuola

Mentre i concorsi ordinari per l’assunzione di docenti dei diversi settori delle scuole statali sono ancora fermi al palo, sta invece tenendo banco la nuova scorciatoia per accedere ai ruoli attraverso le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) con 19.472 posti di sostegno a cui potranno accedere anche i docenti che concluderanno il VII ciclo del corso TFA di specializzazione per il sostegno in tempo utile per iscriversi in prima fascia nelle GPS.

Se collocati in posizione utile, potranno sperare in un contratto a tempo determinato su una sede in cui durante il 2023-24 svolgeranno l’anno di formazione che si concluderà con prova finale, superata la quale il loro contratto si trasformerà a tempo indeterminato con conferma nella sede assegnata.

L’attesa ora riguarda l’VIII ciclo dei corsi TFA per il quale il previsto decreto del ministero dell’Università e Ricerca dovrà tener conto di una particolare deroga per docenti che nell’ultimo quinquennio hanno prestato servizio (in scuole statali o paritarie) per almeno tre anni su posto di sostegno (ovviamente senza possedere il diploma di specializzazione).

Infatti, il DL 36/2022 convertito dalla legge 79/2022 ha aggiunto un’altra categoria di docente che potrebbe accedere direttamente al corso: senza sostenere le prove d’accesso gli aspiranti che hanno svolto tre anni di servizio negli ultimi cinque su posto di sostegno nelle scuole del sistema nazionale di istruzione.

Questa deroga a favore di docenti precari dovrebbe valere fino al 31 dicembre 2024, cioè per l’VIII e per il IX ciclo dei TFA, ma, come si sa, spesso le disposizioni transitorie diventano permanenti.

Inoltre, da sempre, altri gruppi di candidati hanno diritto di accedere alle prove senza passare dalle forche caudine delle preselezioni. Sono:

  • docenti che hanno sospeso un precedente percorso;
  • docenti che a suo tempo non si sono iscritti al percorso pur avendo superato le prove di accesso;
  • docenti che hanno superato le prove per più procedure e hanno esercitato le relative opzioni (potranno accedere all’opzione prima esclusa);
  • docenti che hanno superato precedenti prove d’accesso ma non sono rientrati nel numero dei posti disponibili.

La percentuale di docenti che non dovranno affrontare le prove preselettive presso l’università e accedere direttamente alla prova scritta dovrà essere definita dal decreto ministeriale atteso.

Il ritardo di emanazione del decreto avrà ripercussioni sui tempi di svolgimento del corso dell’VIII ciclo.

 

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