Università più facili in Italia, ecco le lauree più semplici da prendere

di Luna Luciano, Money.it

 

Quali sono le lauree più semplici da prendere? Premesso che non esista una verità assoluta, vediamo come scegliere la facoltà «più facile» per ogni studente: alcuni consigli per l’immatricolazione.

 

Scegliere quale facoltà universitaria intraprendere non è semplice e spesso gli studenti e le studentesse si domandano quali siano le lauree “più facili” da prendere. In realtà non esiste una risposta univoca o una realtà assoluta.

Terminati gli studi alle superiori, gli alunni e alunne che desiderano proseguire gli studi devono scegliere la facoltà universitaria più adatta, e quindi stabilire quale sarà il loro futuro professionale.

Non tutte le studentesse e gli studenti, però, hanno fin da subito le idee chiare e a volte c’è bisogno di tempo per capire quale sia il percorso di studi più adatto. Un percorso che – ricordiamolo – può mutare nel caso in cui ci si rendesse conto di preferire un altro indirizzo.

In ogni caso, per fare la scelta migliore per sé vi sono alcune variabili che i futuri universitari devono prendere in considerazione, come la disponibilità economicae la propensione allo studio; in altri casi le matricole preferiscono considerare la difficoltà del percorso accademico, interrogandosi su quale sia la laurea più semplice da prendere. La scelta di un’Università “più facile” sarebbe quindi dettato dalla logica di entrare il prima possibile nel mercato del lavoro.

Ma quali sono quindi le “lauree più facili”? Alcuni studi statistici hanno provato a dare una risposta esauriente, pur considerando che l’unica chiave per poter trovare un percorso “semplice” è la costanza e impegno nello studio. Di seguito tutto quello che serve sapere a riguardo.

Università, come individuare le lauree più facile o difficili da prendere?

Sono molteplici i criteri che dovrebbero guidare uno studente nella ricerca dell’Università e del giusto percorso di laurea, come ad esempio quali sono le materie per le quali si è portati o fattori economici e geografici. Eppure, alcuni studenti utilizzano come criterio anche la “facilità” del percorso di studi.

Per quanto non sia il criterio migliore, in quanto ogni studente deve seguire le proprie inclinazioni, può essere d’aiuto uno studio condotto dalla Durham University, nel Regno Unito, nel 2023 che fornisce i criteri con i quali distinguere facoltà facili e difficili.

Tra i fattori presi in considerazione troviamo i voti. Tramite la media dei voti lo studio classifica le università come “più difficili” quelle con un maggior tasso di voti bassi; un criterio che indica più che altro un elevato standard nella valutazione e severità durante gli esami. Altri fattori sono:

 

Altri studi consigliano di prendere in considerazione le università telematiche, poiché in grado di fornire formazione a distanza attraverso tutor, strumenti didattici e piattaforme e-learning. Queste ultime sono considerate “più semplici” in quanto la fruizione dei contenuti è agevolata grazie all’aiuto di docenti e al materiale didattico, in molti casi già snellito, e la comodità che ne deriva.

Università, le lauree umanistiche sono più facili: è veramente così?

Con le evoluzioni degli scenari lavorativi, se un tempo le materie umanistiche erano famose per l’alto tasso di disoccupazione, queste facoltà sono state rivalutate. Secondo gli studi dell’Harvard University, questi studi forniscono delle soft skill necessarie per entrare nel mondo del lavoro, come:

  • capacità di scrittura;
  • organizzazione e pianificazione;
  • gestione del tempo;
  • intelligenza emotiva;
  • pensiero fuori dagli schemi.

Per questo l’impegno psicologico-sociale ha priorità rispetto a quello tecnico in molti campi, come quello delle risorse umane. Senza contare che non si possono di certo considerare esami “facili” quelli di latino, greco, linguistica, glottologia, filosofia e storia. Ogni studente ha le proprie inclinazioni e di certo per uno studente portato per la matematica potrebbe non essere altrettanto facile studiare e analizzare più romanzi per ogni corso di letteratura.

Guida per l’Università: il percorso più semplice

Una domanda valida potrebbe invece essere, dopo aver scelto la facoltà: come rendere il proprio percorso universitario più semplice. Ecco alcune piccole tipsche potrebbero tornare utili.

  • Gestione del tempo. È fondamentale imparare a gestire i propri tempi, comprendendo che lo studio deve essere approfondito; infatti, il primo scoglio per ogni studente è comprendere come impiegare al meglio il proprio tempo senza perdere l’occasione di prendere del tempo per sé e per le amicizie.
  • Come studiare. Premesso che ogni studente ha il proprio metodo di studio – schemi, ripetere ad alta voce – un’opzione valida potrebbe essere quella di creare dei gruppi studio, in modo da potersi confrontare con gli altri studenti.
  • Rapporto con il docente. Senza dubbio è importante andare a ricevimentoper confrontarsi con gli insegnanti, ma molti cercano di evitare il contatto con professori e professoresse. Bisogna però imparare i docenti universitari possono essere i più validi alleati per risolvere nodi e dubbi emersi a lezione.
  • Attenzione alla burocrazia. La burocrazia è forse uno dei più grandi nemici degli studenti, in quanto spesso ci si dimentica di prenotare esami, controllare ricevute e controllare le scadenze delle tasse (queste ultime se non saldate possono diventare molto salate a causa della mora). È quindi opportuno avere un’agenda in cui appuntarsi quali tasse pagare e quando e chiamare la segreteria per conferma. In questo modo sarà più facile gestire non solo lo studio ma l’intero percorso accademico.

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