Valditara, al lavoro per stop scuole in feste non ufficiali

Ansa

Il ministro Valditara interviene e informa i colleghi, si cerca una soluzione. ‘Altrimenti conflittualità e caos’. Il tema delle scuole chiuse per le feste religiose arriva in Consiglio dei ministri. 

 

Il governo sta studiando una possibile nuova norma, per evitare che le scuole autorizzino assenze legate a feste religiose se non in presenza di accordi tra Stato e confessioni religiose.

“Nel corso del Consiglio dei Ministri è stato sollevato il tema della chiusura delle scuole per festività non riconosciute dallo Stato.
Il ministero è al lavoro per una norma di buonsenso che regolamenti una situazione che rischia di creare conflittualità e caos”.

Lo afferma il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Accade a poche ore dall’inizio della festa per la fine del Ramadan e a seguito del caso dell’istituto Comprensivo Iqbal Masih di Pioltello (Milano), che resterà chiuso domani proprio in occasione della festività islamica, la prima volta per una scuola pubblica italiana.

Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che sul caso Pioltello è stato motore di verifiche e della revisione della delibera che ha portato alla chiusura della scuola, a quanto emerso avrebbe illustrato in Consiglio dei Ministri il tema, spiegando di essere al lavoro su una soluzione. Non accenna a diminuire il dibattito politico acceso da tre settimane dalla decisione della scuola del Comune alle porte di Milano e con un alto numero di residenti di religione islamica, di sospendere le lezioni per permettere alle famiglie musulmane di festeggiare la fine del Ramadan, e che ha di fatto ispirato altre iniziative presso istituti e atenei in tutta Italia.

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Ad accendere la miccia commentando pubblicamente la decisione del Masih, è stata l’eurodeputata Silvia Sardone (Lega), che l’ha definita una scelta “preoccupante” e un “pericoloso precedente” nei giorni scorsi, quando all’attenzione mediatica è arrivata la richiesta di sospensione delle lezioni dell’Associazione studenti musulmani del Politecnico di Milano all’università, seppur a quanto emerso senza inoltrare una formale richiesta, auspicando che in tutti gli atenei italiani possa accadere lo stesso. La scorsa settimana l’Università per Stranieri di Siena ha invece annunciato la chiusura proprio per domani. La prima votazione del consiglio di istituto della Iqbal Masih, su proposta del consiglio docenti, risale in realtà al maggio scorso, motivata dell’alto numero di studenti assenti in occasione della festività islamica, già lo scorso anno. Contando che il 40% degli studenti, circa 1300 tra scuola primaria e secondaria, è di religione mussulmana, la Masih ha ritenuto la sospensione delle lezioni una “scelta didattica coerente”.

La delibera è entrata però nell’occhio del ciclone, divenendo motivo di accertamenti urgenti da parte dell’Ufficio scolastico regionale, proprio su richiesta del ministro dell’Istruzione Valditara. Il dirigente scolastico della Masih, Alessandro Fanfoni, dopo aver ribadito la totale assenza di motivazioni politiche alla base della chiusura della scuola per il Ramadan, ha dichiarato di aver ricevuto insulti e minacce. La delibera, secondo quanto richiesto dall’ufficio scolastico regionale, è stata revisionata e rivotata, venendo approvata nuovamente all’unanimità. A sostegno della Iqbal Masih è intervenuto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che scritto al dirigente scolastico elogiando l’operato dell’Istituto. Pioltello dunque si appresta a festeggiare il Ramadan domani, tra genitori soddisfatti e scontenti, spesso a prescindere dal credo religioso e studenti in gran parte soddisfatti.

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