Valditara e aumenti contrattuali. Le criticità di un annuncio

dal blog di Gianfranco Scialpi

 

Valditara e aumenti contrattuali. Il Ministro sostiene di aver dato più soldi agli insegnanti (La scuola dei talenti, Piemme 2024). L’analisi dei suoi annunci affermano il contrario.

Valditara e aumenti contrattuali. “più soldi agli insegnanti”

Valditara e aumenti contrattuali. Il Ministro è convinto di  aver dato 300 € lordi a ciascun insegnante. Questo è espresso non attraverso una dichiarazione, ma affidando il messaggio allo scritto e precisamente nel suo libro manifesto “La scuola dei talenti” (Piemme 2024). Si legge “I docenti devono tornare ad essere figura centrale nella socieà. Devono essere considerati e riconosciuti come autentici professionisti della conoscenza… L’autorevolezza si ridà innanzitutto con una serie di misure econoniche e di impatto sociale…. insomma quasi 300€ in un anno e mezzo, sommando il percedente e il futuro aumento contrattuale

L’analisi puntigliosa di  M. Pomini

Sull’ultimo numero di “Professione docente” (Gilda) è presente un articolo molto ampio di Mario Pomini. Il contributo risulta autorevole, considerando che egli è Professore di Economia Politica e di Didattica della Politica Economica e altro.

Le sue riflessioni sono espresse attraverso numeri e percentuali che danno poco spazio a interpretazioni diverse. Ovviamente lascio alla curiosità personale la lettura del contributo. Qui riporto solo alcuni passaggi. Dopo aver smascherato l’attribuzione impropria delle somme dovute dal contratto 2019-21 (Valditara non ministro), M. Pomini analizza il 2023, focalizzando l’attenzione sul bonus e  conclude che “l’incremento del salario è stato otto volte inferiore all’inflazione con una perdita notevolissima per i lavoratori. Questo piccolissimo bonus peraltro valeva solo per il 2023 e nel 2024 è sparito“. Sulle cifre stanziate nell’ultima legge di Bilancio il professore conclude che ancora “nessuno li ha ancora visti“.

Da qui è semplice la conclusione. Prima di esultare occorre sempre passare al vaglio le dichiarazioni dei politici. In questo caso però la valutazione degli insegnanti è arrivata prima, aprendo il loro portafoglie e andando a fare la spesa.

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