Valutazione dei Dirigenti scolastici. Inciderà sulla retribuzione
Valutazione dei Dirigenti scolastici: anche per loro giudizi sintetici, si parte da ottimo. Criteri e modalità. Decreto e Nota
Al via la valutazione dei dirigenti scolastici prevista dall’articolo 13 del decreto-legge 31 maggio 2024, n. 71, convertito con modificazioni con la Legge 29 luglio 2024, n. 106. Il Ministero ha adottato il decreto n. 28 del 21 febbraio. Pubblicata la nota ministeriale con le indicazioni relative al DM.
A partire da quest’anno, i presidi saranno valutati in base al raggiungimento degli obiettivi stabiliti sia a livello regionale che nazionale. La valutazione prevede una scala di quattro livelli:
- 80-100 punti: ottimo;
- 55-79 punti: buono;
- 31-54 punti: sufficiente;
- ≤ 30 punti: mancato raggiungimento degli obiettivi.
Il sistema nazionale di valutazione
L’introduzione di questa valutazione è stata prevista dal decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara. Il punteggio ottenuto inciderà sulla retribuzione di risultato, che sarà definita in sede di contrattazione integrativae attualmente rappresenta circa il 7-8% dello stipendio complessivo.
Secondo il Ministro, questa misura colma un vuoto normativo di 25 anni e consentirà di monitorare i risultati, migliorando il servizio offerto a studenti e famiglie, oltre a favorire la crescita professionale dei dirigenti scolastici.
Corretti i criteri di valutazione
Sono previsti correttivi per consentire ai direttori generali regionali di considerare il contesto operativo del preside. Se il mancato raggiungimento degli obiettivi minimi è dovuto a cause impreviste e non imputabili al dirigente, il decreto stabilisce che i direttori regionali, con il supporto dei dirigenti territoriali, possano riesaminare il punteggio, purché le giustificazioni fornite siano pertinenti, documentate e circostanziate.
I criteri di valutazione e il punteggio massimo
Il punteggio massimo ottenibile è 100 punti, suddivisi in:
- 80 punti per il raggiungimento degli obiettivi;
- 20 punti per i comportamenti professionali e organizzativi, con riferimento a capacità gestionali, problem solving, innovazione e relazioni con la comunità scolastica e il territorio.
Questi aspetti delineano una figura di dirigente scolastico non più solo come amministratore, ma come manager della propria scuola.
Fasi della valutazione
Il processo di valutazione si articola nelle seguenti fasi:
- Definizione degli obiettivi da parte dei capi dipartimento ministeriali;
- Assegnazione degli obiettivi ai dirigenti scolastici da parte dei direttori regionali;
- Misurazione e valutazione dei risultati raggiunti dai direttori generali regionali;
- Possibile fase di contraddittorio tra i direttori generali e i dirigenti scolastici.
Tutte le operazioni saranno gestite attraverso una piattaforma informatica, collegata al sistema informativo ministeriale.
L’identificazione degli obiettivi nazionali rappresenta il primo passaggio del processo e potrebbe riguardare, ad esempio, la celerità nell’assegnazione delle supplenze, con possibili adattamenti in base alla disponibilità delle graduatorieper le diverse classi di concorso.
Fase transitoria per il primo anno
Per l’anno in corso è prevista una fase transitoria:
- Verrà ridotto il numero di obiettivi, indicatori e target;
- L’esclusione dell’obiettivo di rilevanza regionale;
- Gli obiettivi saranno comunicati entro marzo 2025;
- Il punteggio sarà attribuito entro novembre 2025.
Il sistema a regime
Dal momento in cui il sistema sarà stabilizzato, la scansione temporale sarà la seguente:
- Entro luglio: definizione degli obiettivi annuali;
- Entro agosto: assegnazione degli obiettivi ai dirigenti scolastici;
- Durante l’anno: aggiornamento dati e integrazioni sulla piattaforma;
- Entro novembre: chiusura della fase istruttoria e assegnazione del punteggio finale.
Retribuzione legata ai risultati
La retribuzione di risultato sarà differenziata, evitando assegnazioni uniformi, e sarà erogata in un’unica soluzione dopo la certificazione delle risorse disponibili e la definizione delle misure contrattuali.
Obiettivi generali e specifici
Gli obiettivi si suddividono in:
- Obiettivi generali, definiti in base alle priorità strategiche ministeriali e alle funzioni dirigenziali stabilite dalla normativa vigente;
- Obiettivi specifici, misurabili attraverso indicatori e target oggettivi.
Gli obiettivi regionali, determinati dai direttori generali regionali, verranno integrati con quelli ministeriali e potranno tenere conto di specificità locali, come la presenza di minoranze linguistiche.
Possibilità di revisione del punteggio
I dirigenti scolastici potranno integrare le informazioni sulla piattaforma, segnalando eventuali criticità che abbiano influenzato il raggiungimento degli obiettivi.
Il punteggio assegnato può essere contestato:
- Entro 10 giorni dalla comunicazione, il dirigente potrà chiedere un riesame con un’istanza scritta e motivata;
- Entro 15 giorni, il direttore generale dovrà esaminare la richiesta e decidere se confermare o modificare la valutazione.